Non solo antipatico, è popolare... così Verstappen scalza Hamilton
L’olandese è il pilota più gradito al mondo e scarica Netflix: «Non partecipo, voglio fatti e cose reali»
Vanno benissimo anche i pesci in faccia, purché li si tiri con sincerità e non per messa in scena. Lo confermano gli appassionati di Formula 1 che in un sondaggio condotto da Nielsen Sports e Motorsport Network, con il beneplacito interessato di Formula 1 nel senso di Liberty Media, i padroni del vapore, hanno promosso Max Verstappen come il pilota più popolare.
Verstappen che dà dell’idiota a questo e quello, Verstappen perennemente ingrugnato, Verstappen che mette le mani addosso (a Esteban Ocon in Brasile nel 2018), Verstappen che buca il pallone se la partita si mette male. Lo ha rifatto proprio ieri, annunciando che non parteciperà all’edizione 2022 di “Drive to Survive”, la serie di Netflix tanto attesa a ogni inizio di stagione dai fan della Formula 1.
MAGGIORANZA ORANGE. Hanno votato in oltre 167.000 di 187 Paesi, e Max ha ottenuto la maggioranza relativa con il 14,4% degli apprezzamenti. Potrebbe sembrare un risultato fuori contesto, visto che oggi si torna in pista ad Austin con il Mondiale in ballo, e invece siamo nella stretta attualità. Nel ruolo di pilota più popolare, infatti, Verstappen ha spodestato proprio Hamilton, dunque questo piccolo sorpasso trova un suo posto nella lotta che si disputa in pista, certo, ma anche con le dichiarazioni, il linguaggio del corpo, la pressione psicologica, il calore delle tribune (vien da ripensare al trionfo di Zandvoort in un bagno di arancione) e a questo punto – perché no? – i sondaggi.
Verstappen ha preceduto Lando Norris sostenuto al 13,7% e poi Hamilton (12,5%), Daniel Ricciardo (10,2%), Sebastian Vettel (9%) e solo dopo un ferrarista, Charles Leclerc (7,4%), mentre Carlos Sainz non è nella top ten. Ma va osservato che la macchina ha un peso nel giudizio sui piloti, e che la Ferrari sconti una carenza globale di competitività: non bisogna tornare al 1983 e a Imola in piedi a festeggiare l’uscita di Riccardo Patrese, per ricordare che chi vince su una Rossa assurge immediatamente a una dimensione prossima all’adorazione.
MCLAREN BATTE FERRARI. Sempre per stare alla sfida parallela della popolarità, la Ferrari ha perso il suo confronto diretto con la McLaren, prima con quasi un terzo delle preferenze complessive (29,5%). Anche la Red Bull (19,7%) ha preceduto Maranello (17,9%, l’anno scorso era prima con il 32%), seguono poi Mercedes (11,9%) e Alpine (3,1%).
Sull’intero sondaggio ha certamente pesato la nuova marea arancione smossa da Verstappen, e comunque: essere veri evidentemente paga, come da sempre dimostra l’amore che circonda Kimi Raikkonen, signore dei silenzi e delle comunicazioni lunari. Come quella conferenza stampa del venerdì di Barcellona in cui, forse quindici anni fa, pronunciò un’unica frase, un «Viva la festa della mamma» detto in finlandese con cui mandò in visibilio gli astanti. Nell'ingessata
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Formula 1 fu come il primo taglio nella tela di Lucio Fontana.
NO GARA SPRINT. Gli appassionati si sono espressi anche sui grandi temi che regolano lo show: neanche il 7% è d’accordo sul fatto che la gara sprint abbia migliorato lo spettacolo (l’iniziativa paga il fatto che il giro veloce in qualificazione non assegni la pole), mentre il 55% desidera che la Formula 1 resti laboratorio di nuove tecnologie, come a esempio i nuovi carburanti.
Tornando all’adorabile antipatico, Verstappen ha spiegato che non parteciperà a “Drive to Survive” perché «manipolando dichiarazioni hanno inventato una rivalità con Hamilton che non esiste, e da pilota questa cosa non mi piace, io voglio fatti e cose reali».
Curioso che proprio ieri, nella stessa giornata, Lewis abbia detto il contrario: «Abbiamo una comunicazione limitata, ci dicevamo appena “ciao” l’anno scorso e facciamo lo stesso quest’anno, quindi le cose non sono cambiate».
Ricordiamo che Max aveva già esplicitato la sua stroncatura nei confronti della serie Tv a metà marzo, praticamente un istante prima che Netflix mandasse in onda l’edizione 2021.