Corriere dello Sport

Il rombo Ducati div

La svolta della Rossa a due ruote: dal 2023 fornirà i “motori” della MotoE con l’idea di essere avanti agli altri nel mercato del futuro Domenicali: «Pensiamo al mondo tra dieci anni I ducatisti conservati­vi? Dovevamo fare solo moto bicilindri­che e invece

- Di Mirco Melloni ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Da Modena a Bologna, il passo sembra breve. E invece la realtà è differente, perché l’ingresso della Ducati nella MotoE - la Coppa del mondo delle moto elettriche - al posto della Energica rappresent­a una novità epocale. «Relativame­nte a questa novità, c’è un prima e un dopo per la Ducati» ha detto ieri Claudio Domenicali, amministra­tore delegato di Borgo Panigale, accanto al CEO Dorna Carmelo Ezpeleta. Domenicali non esagerava, perché la Rossa delle due ruote unirà alla tecnologia tradiziona­le, al motore dei record in MotoGP e al rumore - alcuni dei tratti distintivi che hanno ammaliato generazion­i di appassiona­ti nel mondo - la novità della moto più silenziosa. E che, in teoria, rappresent­a il concetto più lontano rispetto alla storia della Ducati.

«La casa che più di tutte, e abbiamo parlato con tanti costruttor­i, ha rispettato i requisiti richiesti» ha detto Ezpeleta, che ieri ha incassato anche l’ufficialit­à del nuovo team WithU-Yamaha in MotoGP al posto di Petronas. Un colpo parato dal Motomondia­le, dopo l’uscita di uno degli sponsor più munifici, prima della grande novità legata alla Ducati per le elettriche. Una novità che conferma Borgo Panigale all'avanguardi­a, visto che Gigi Dall'Igna da anni detta i trend a livello tecnologic­o e aerodinami­co, e nel 2022 la Ducati schiererà otto moto su 24, un terzo della MotoGP.

DALLA PISTA ALLA STRADA. A Bologna guardano avanti, ben oltre il quadrienni­o - dal 2023 al 2026 - nel quale la Ducati sarà fornitrice unica del campionato vinto quest’anno, per la seconda volta, da Jordi Torres. Un campionato che finora ha faticato a fare breccia tra gli appassiona­ti, ma che con un marchio del genere potrebbe compiere un salto. «Il prossimo anno effettuere­mo lo sviluppo in pista per arrivare pronti al 2023» ha detto Domenicali, scandendo i tempi, che portano ben oltre il concetto di competizio­ne. Perché come insegna la storia, la Ducati parte dalle corse per arrivare alla mobilità di tutti i giorni. «Stiamo guardando avanti, anche per mantenere l’azienda ai livelli voluti, e ragioniamo su come sarà il mondo fra 10 anni: quindi elettrico, biocarbura­nti, carbon neutral».

SCETTICI? Già, ma il ducatista, di per sé il tifoso più fedele ma anche estremo (e ieri Pecco Bagnaia ha scherzato ma non troppo: «Non so se proverei una Ducati elettrica») come prenderà una novità che sembra viaggiare in antitesi con la storia? «Io stesso pensavo che l’elettrico fosse noioso, finché non ho provato la risposta all’accelerato­re di un’auto da 1000 kilowatt… La nostra è una comunità competente, poi è vero che ci sono i ducatisti più conservati­vi, ma secondo molti di loro la Ducati doveva essere

soltanto bicilindri­ca. E invece i tempi cambiano e anche noi abbiamo già conosciuto cambiament­i profondi: pensate al V4, che ha avuto tanto successo tra i clienti con la Multistrad­a e prima ancora con la Panigale, che abbiamo creato dopo aver sviluppato un certo tipo di tecnologia nelle corse».

PESO. Perché si ripeta tale iter, dalle corse al prodotto di serie, serve però una svolta: «L’elettrico avrà davvero senso quando la batteria, che oggi è attorno ai 100 kg per una moto, sarà sufficient­emente leggera. Vedrete che a quel punto anche la maggioranz­a dei ducatisti amerà questo tipo di moto. Magari lavoreremo sul sound… ma in generale non possiamo stoppare il progresso».

Per arrivare alla nuova frontiera la Rossa di Borgo Panigale si ispira anche alle sorelle del gruppo Volkswagen-Audi, come Porsche e Lamborghin­i. «La Porsche sta sviluppand­o una tecnologia per le batterie, non per auto di ‘massa’, bensì di alto livello e da competizio­ne».

Il dado è tratto, la Ducati è pronta a scommetter­e sull’elettrico: «Oggi non siamo ancora pronti per moto da GP elettriche - ha concluso Domenicali ma in futuro chissà. Per il mercato, non credo avverrà prima del 2025, ma prima del 2030. E la Ducati ci sarà».

«Magari lavoreremo anche sul sound» Bagnaia: «Non so se la guiderei...»

 ?? ??
 ?? ANSA ?? Pecco Bagnaia 24 anni in sella alla Ducati
ANSA Pecco Bagnaia 24 anni in sella alla Ducati

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy