Righi: Palazzetti al 60% è discriminazione
Nella massima serie di volley è tempo di SuperCoppa, primo trofeo stagionale assegnato, quest’anno inserito in calendario a regular season già cominciata. E che, nelle intenzioni della Lega, potrebbe diventare in futuro non più il prologo ma l’epilogo della stagione agonistica, con la dislocazione in coda a Coppa Italia e Play-off scudetto, sebbene l’attività delle nazionali complichi tale spostamento. Si gioca all’Eurosuole Forum, con una copertura mediatica di prim’ordine: diretta sulle reti Rai e sulla piattaforma Volleyball World, a conferire alla due giorni civitanovese una dimensione internazionale con tanto di commento in inglese per soddisfare le richieste dei tantissimi abbonati non italiani. Nota dolente, la presenza ridotta degli spettatori sugli spalti, visto che il pubblico, in base alle direttive imposte, non potrà superare il 60% della capienza dell’impianto. «Paghiamo l’atteggiamento discriminatorio del CTS nei riguardi dello sport al chiuso – attacca il presidente della Lega, Massimo Righi – comitato che è una specie di “ectoplasma” non ben identificato, a cui abbiamo inoltrato la richiesta di un aumento al 75%, e col quale ci si scrive, ma non si riesce a dialogare in maniera corretta come invece accade a livello ministeriale e parlamentare. Non si capisce il motivo dell’allargamento al 100% in musei, teatri e cinema ed il mantenimento delle restrizioni negli impianti, quando nel volley c’è un pubblico quasi “teatrale” per educazione e rispetto delle regole. Ho avuto modo di presenzia
re ai primi incontri di campionato e girando per i palazzetti non ho trovato per esempio nemmeno una persona senza mascherina, poi guardiamo le immagini del calcio e vediamo tutti quello che succede. Questa discriminazione è vergognosa, anche perché fa passare un messaggio terribile, e cioè che i palazzetti dello sport non siano posti sicuri, quando invece sono un ambiente sano per giovani, meno giovani, famiglie. Meriteremmo il 100% di capienza, e riempiremmo la struttura, perché lo spettacolo offerto è di livello assoluto, con squadre che sono tra le eccellenze del panorama mondiale, infarcite di campioni, che ovunque ci invidiano».
Per Civitanova, l’onore di presentarsi all’appuntamento con scudetto e coccarda tricolore sul petto e l’onere di provare alzare un trofeo che manca dal 2014. E, quando è stato organizzato in casa, non ha avuto quel lieto fine auspicato. «Vincere con continuità aumenta quella che in gergo viene definita pressione – dice il tecnico della Lube, “Chicco” Blengini - che identifico come una sorta di privilegio meritato dai successi conseguiti sul campo, e più si prosegue nel vincere e più si è obbligati a correre per non farsi venire a prendere, che è comunque sempre meglio di inseguire chi sta davanti. Ed essere la formazione che tutti vogliono battere ci inorgoglisce».
Tra chi vuole marciare spedito verso la conquista del trofeo c’è il capitano biancorosso, Osmany Juantorena, nella cui bacheca manca proprio la SuperCoppa. «C’è chi dice che vale poco, ma è un ragionamento che si fa quando si perde, perché in realtà la vogliono vincere tutti e daranno il massimo per riuscirci. Come del resto, faremo noi».
All’Eurosuole Forum si comincia domani alle 15.15 con Lube-Monza, a seguire Perugia-Trento, finale domenica a partire dalle ore 16.