Il Cda approva il piano: aggiunti altri 75 milioni
ROMA - Da una parte Mourinho che denuncia i limiti della squadra, dall’altra i conti in sofferenza. Non è un momento semplice da gestire per i Friedkin. Che ieri, di umore nero per la disfatta europea, hanno guidato il Cda che doveva approvare il progetto di bilancio chiuso il 30 giugno. Come era ampiamente prevedibile, la proprietà dovrà varare un nuovo aumento di capitale per coprire perdite molto corpose. Dai 210 milioni stabiliti, verrà sottoposto un piano all’assemblea degli azionisti che prevede di aumentare la ricapitalizzazione fino a 460 milioni, dunque più del doppio, entro il 31 dicembre 2022 e non più fine anno 2021. La proroga aiuta i Friedkin, che però confermano il loro impegno finanziario nel progetto Roma. Dall’agosto 2020, quindi da quando sono proprietari, i Friedkin hanno immesso circa 284 milioni, di cui 10,9 negli ultimi giorni, per garantire la gestione corrente. Ne aggiungeranno altri 75 per arrivare ai 460 (conta anche la quota Pallotta già entrata).
I NUMERI. Le perdite, che verranno spalmate nei prossimi cinque esercizi grazie alle nuove normative anti Covid, sono comunque calate rispetto al bilancio 2020: il dato pubblicato dalla Roma parla di -185,3 milioni contro i 204 dell’anno precedente. Sono aumentati i ricavi, da 141,2 a 190,4, grazie essenzialmente ai diritti televisivi e ai risultati di Europa League, ma anche i costi del personale, in buona parte determinati dai contratti dei calciatori: da 155 a 169 milioni.
LA RATIFICA. Le deliberazioni del Cda verranno ovviamente sottoposte all’assemblea degli azionisti in programma il 26 o il 27 novembre (prima e seconda convocazione).