Zaniolo accelera Manca l’ultimo test
A soli sei giorni dall’infortunio di Torino, Nicolò spinge per mettersi a disposizione. I medici della Roma sono cauti Ieri ha lavorato a parte, Mou lo vuole contro il Napoli, ma oggi l’allenamento di rifinitura sarà decisivo per valutarne l’impiego
Zaniolo, pensaci tu. Mourinho gli chiede di giocare contro il Napoli, a una settimana dall’infortunio dello Juventus Stadium, perché si rende conto che la Roma abbia bisogno dei suoi calciatori migliori per reagire alla batosta di Bodo. Zaniolo ovviamente è pronto a mettersi a disposizione ma lo staff medico, a poche ore dalla partita, sta ancora valutando la situazione. Non a caso ieri, anche ieri, lo ha fatto lavorare in disparte dal gruppo, per accompagnarne con maggiore cautela il recupero. Una decisione definitiva verrà presa dopo l’allenamento di rifinitura. La sensazione è che Zaniolo sarà convocato - le parole dell’allenatore mercoledì erano inequivocabili - per poi stabilire domenica stessa la gestione: potrebbe cominciare la partita ed essere sostituito dopo un’ora oppure partire dalla panchina.
FIDUCIA. Zaniolo da parte sua non sente più fastidio al ginocchio sinistro. La leggera distorsione di Torino, confortata dall’esito della risonanza magnetica, non lo preoccupa. Si augura anzi di essere chiamato in causa a tempo pieno, di giocare dall’inizio. Ma dovrà dare risposte confortanti nell’allenamento di oggi (ore 17) che precederà la conferenza stampa quasi notturna di Mourinho (ore 19). C’è un certo ottimismo a Trigoria ma non ancora la certezza che una vera giornata di lavoro potrà garantire.
ATTENZIONE. D’altra parte la stagione è lunga e gli impegni in questo periodo sono tanti: dopo aver affrontato il Napoli, la Roma giocherà mercoledì a Cagliari e poi domenica 31 contro il Milan. Non si può riè schiare nessuno e tantomeno Zaniolo, che già è stato esentato dalla trasferta norvegese per accelerare il recupero. Una cosa appare scontata: Zaniolo in questo momento non può giocare tre partite in otto giorni. Quindi se dovesse essere scelto contro il Napoli, riposerebbe mercoledì 27 alla Sardegna Arena.
INCROCIO. Per tanti motivi domani vorrebbe esserci. Perché una partita fondamentale, in un Olimpico riempito da quasi 50.000 spettatori. Perché al Napoli segnò un gol meraviglioso prima dell’odissea crociati. Perché Spalletti è l’allenatore che, all’Inter, accettò di lasciarlo andare alla Roma pur di avere il pretoriano Nainggolan. Ma da ragazzo ormai maturo capisce che non sia il caso di anticipare i tempi: è stato lui a chiedere il cambio contro la Juventus, quando scivolando sull’erba aveva sentito il fastidio al ginocchio operato. «Dobbiamo rispettare le sue paure, visto quello che ha passato» ha confermato Mourinho. Che però adesso si aspetta il via libera del dottor Manara, già elogiato pubblicamente per avergli riconsegnato Abraham e Karsdorp per la partita di Torino: in caso di forfait di Zaniolo, ipotesi comunque improbabile, Mourinho sposterebbe Mkhitaryan a destra promuovendo fra i titolari El Shaarawy, il capitano della spedizione norvegese. La sua speranza è che non sia necessario.
Con tante partite ravvicinate occorre attenzione. Ma i segnali confortano