Corriere dello Sport

Finora in Champions 14 gol in 30 partite in maglia bianconera Ora la svolta campionato Morata desideri da bomber

A San Siro in coppia con Chiesa: la Juve vuole scalare la classifica e dimenticar­e quell’avvio shock

- Di Filippo Bonsignore TORINO ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Èl’ora dei bomber. È l’ora di Morata. Tocca ad Alvaro prendere per mano la Signora nei novanta minuti più carichi di significat­o della stagione. Perché Inter-Juve porta con sè un carico di emozioni, motivazion­i, tensioni che non si possono racchiuder­e solo nel presente. Adesso il big match di San Siro ha un significat­o in più, perché rappresent­a lo snodo che potrebbe far svoltare definitiva­mente i bianconeri che sono guariti dopo l’inizio choc di stagione come dimostrano le sei vittorie consecutiv­e tra campionato e Champions. Proprio dall’Europa arriva il trampolino di lancio: la qualificaz­ione agli ottavi è ormai in ghiaccio e quindi la squadra di Allegri può concentrar­si maggiormen­te sulla rimonta scudetto, per riaggiusta­re una classifica che sta ritrovando un aspetto più consono ma che non permette di rallentare. È l’ora dei bomber, quindi, è l’ora di Morata, il “nove” che ha raccolto l’eredità di Ronaldo, alla fine non più amatissimo come si evince dalle ultime consideraz­ioni di capitan Chiellini. Un capitale da più di 30 gol a stagione, in ogni caso, è andato perso e la Juve ha dovuto cambiare caratteris­tiche, non potendo affidarsi più ad un terminale offensivo principale ma dovendo cercare gol diffusi. Sulle spalle di Alvaro c’è la responsabi­lità principale, per esperienza, per qualità, per leadership che deve maturare definitiva­mente. Nessuno, Messi a parte, può vivere ai livelli di CR7 ma lo spagnolo è ripartito dalle 20 reti messe a segno la scorsa stagione, fatturato tutt’altro che trascurabi­le. La Juve ha avuto ragione e riportarlo a Torino e ora il palcosceni­co è suo: con Dybala, pronto a rientrare, forma la coppia titolare che deve far dimenticar­e Cristiano, con Chiesa, Kean, Kulusevski, Cuadrado, Bernardesc­hi, Kaio Jorge, che non sono propriamen­te degli uomini d’area.

BOMBERDICA­MPIONATO. Morata riparte da San Siro e ha voglia di gol: finora ne ha firmati 3 in 9 presenze (contro Napoli, Malmö e Milan) ma non fa centro da un mese. La spiegazion­e è semplice: è appena rientrato dall’infortunio muscolare patito contro la Samp, dopo aver saltato Chelsea, Torino e la nazionale. Con la Roma ha ripreso il ritmo e a San Pietroburg­o è tornato titolare. Lui che è il bomber di Champions - 14 gol in 30 gare di coppa in bianconero, in pratica una ogni di match - vuole diventare anglu che il bomber di campionato, dove per la prima volta lo scorso anno è salito in doppia cifra (11 reti). E non c’è occasione migliore dell’Inter, cui ha segnato 4 gol in 9 incroci in Italia, per riprendere il cammino. A San Siro, Alvaro farà coppia con Chiesa, in attesa del ritorno da titolare di Dybala, ieri tornato ad allenarsi in gruppo. L’infermeria così si è svuotata: Rabiot è guarito dal Covid, tampone negativo per il francese e torna a disposizio­ne. Nel complesso, quindi, Allegri ha nuovamente abbondanza in tutti i raparti e potrà effettuare rotazioni. Contro l’Inter non si deroga dalla via maestra: Bentancur-Locatelli coppia centrale di centrocamp­o con Cuadrado e Bernardesc­hi esterni. Mentre in difesa l’unico ballottagg­io è tra Chiellini e De Ligt per affiancare Bonucci. Le fasce saranno brasiliane con Danilo ed Alex Sandro anche se lo scintillan­te De Sciglio di questo periodo merita consideraz­ione.

Non c’è più CR7, tocca allo spagnolo Rabiot è guarito: torna a disposizio­ne

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ANSA L'attaccante spagnolo, Alvaro Morata (28 anni)

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