Finora in Champions 14 gol in 30 partite in maglia bianconera Ora la svolta campionato Morata desideri da bomber
A San Siro in coppia con Chiesa: la Juve vuole scalare la classifica e dimenticare quell’avvio shock
Èl’ora dei bomber. È l’ora di Morata. Tocca ad Alvaro prendere per mano la Signora nei novanta minuti più carichi di significato della stagione. Perché Inter-Juve porta con sè un carico di emozioni, motivazioni, tensioni che non si possono racchiudere solo nel presente. Adesso il big match di San Siro ha un significato in più, perché rappresenta lo snodo che potrebbe far svoltare definitivamente i bianconeri che sono guariti dopo l’inizio choc di stagione come dimostrano le sei vittorie consecutive tra campionato e Champions. Proprio dall’Europa arriva il trampolino di lancio: la qualificazione agli ottavi è ormai in ghiaccio e quindi la squadra di Allegri può concentrarsi maggiormente sulla rimonta scudetto, per riaggiustare una classifica che sta ritrovando un aspetto più consono ma che non permette di rallentare. È l’ora dei bomber, quindi, è l’ora di Morata, il “nove” che ha raccolto l’eredità di Ronaldo, alla fine non più amatissimo come si evince dalle ultime considerazioni di capitan Chiellini. Un capitale da più di 30 gol a stagione, in ogni caso, è andato perso e la Juve ha dovuto cambiare caratteristiche, non potendo affidarsi più ad un terminale offensivo principale ma dovendo cercare gol diffusi. Sulle spalle di Alvaro c’è la responsabilità principale, per esperienza, per qualità, per leadership che deve maturare definitivamente. Nessuno, Messi a parte, può vivere ai livelli di CR7 ma lo spagnolo è ripartito dalle 20 reti messe a segno la scorsa stagione, fatturato tutt’altro che trascurabile. La Juve ha avuto ragione e riportarlo a Torino e ora il palcoscenico è suo: con Dybala, pronto a rientrare, forma la coppia titolare che deve far dimenticare Cristiano, con Chiesa, Kean, Kulusevski, Cuadrado, Bernardeschi, Kaio Jorge, che non sono propriamente degli uomini d’area.
BOMBERDICAMPIONATO. Morata riparte da San Siro e ha voglia di gol: finora ne ha firmati 3 in 9 presenze (contro Napoli, Malmö e Milan) ma non fa centro da un mese. La spiegazione è semplice: è appena rientrato dall’infortunio muscolare patito contro la Samp, dopo aver saltato Chelsea, Torino e la nazionale. Con la Roma ha ripreso il ritmo e a San Pietroburgo è tornato titolare. Lui che è il bomber di Champions - 14 gol in 30 gare di coppa in bianconero, in pratica una ogni di match - vuole diventare anglu che il bomber di campionato, dove per la prima volta lo scorso anno è salito in doppia cifra (11 reti). E non c’è occasione migliore dell’Inter, cui ha segnato 4 gol in 9 incroci in Italia, per riprendere il cammino. A San Siro, Alvaro farà coppia con Chiesa, in attesa del ritorno da titolare di Dybala, ieri tornato ad allenarsi in gruppo. L’infermeria così si è svuotata: Rabiot è guarito dal Covid, tampone negativo per il francese e torna a disposizione. Nel complesso, quindi, Allegri ha nuovamente abbondanza in tutti i raparti e potrà effettuare rotazioni. Contro l’Inter non si deroga dalla via maestra: Bentancur-Locatelli coppia centrale di centrocampo con Cuadrado e Bernardeschi esterni. Mentre in difesa l’unico ballottaggio è tra Chiellini e De Ligt per affiancare Bonucci. Le fasce saranno brasiliane con Danilo ed Alex Sandro anche se lo scintillante De Sciglio di questo periodo merita considerazione.
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