Wanda e Mauro vizi da un matrimonio
Lei, lui e l’amante. Dalla rottura alla pace, un amore che dilaga sui social Collage di foto, insulti e anche una videochat modificata con una trans: è storia di colpi proibiti
Dopo l’espiazione e il perdono ostentato a forza di Stories su Instagram, abbiamo creduto fosse giunta ai titoli di coda la social-novela universale targata Mauro Icardi e Wanda Nara, e invece sbagliavamo. A poche ore dalla pace sancita con un collage di foto romantiche pubblicato dalla moglie di Maurito, spuntano nuovi dettagli sullo scandalo che ha coinvolto due continenti nella vicenda privata meno privata di sempre, che non ha nulla di serio, di drammatico e neppure di comico, ma che per una misteriosa quanto insondabile forza ha coinvolto anche chi volentieri non avrebbe voluto saperne niente, tanto meno scriverne, come se fossimo in qualche modo costretti ad assistere a uno spettacolo forse degradante, ma di cui, evidentemente, abbiamo bisogno.
La crisi di coppia tra il calciatore del PSG e la sua manager comincia circa una settimana fa, con una storia nella quale la signora Nara accusa il marito di tradimento rivolgendosi a lui con aperta invettiva: «Hai rovinato un’altra famiglia per una pu…..a». Circa dieci milioni di follower visualizzano, reagiscono, condividono, commentano. Le testate di mezzo mondo, non solo sportive, rimbalzano la notizia. È l’incipit tragedia. Tra i commenti fioccano i messaggi di solidarietà alla moglie tradita, ad uno in particolare, quello di una giornalista argentina sua amica, Wanda Nara risponde con un laconico: “Me separé”. La conferma definitiva della rottura in corso è immediata e inequivocabile: più che la risposta è indicativo il gesto che sancisce pubblicamente, secondo una consolidata liturgia millennial, la fine non solo del rapporto, ma di un sentimento: lei smette di seguirlo sui social. La faccenda è seria: chi non si segue non si ama. A questo punto l’opinione pubblica e i follower si scatenano fino a ipotizzare un addio al PSG, squadra in cui attualmente Icardi milita e dove lo avrebbe portato proprio l’ormai ex moglie. Illazioni completamente gratuite sulle presunte amanti del bomber argentino portano gli esperti di calcio mercato, equivalente contemporaneo dei compilatori dei cataloghi di animali fantastici medievali, a ipotizzare perfino un approdo del bomber alla Salernitana, per l’esaltazione dei tifosi granata. Esagerazioni e prese in giro fanno parte del gioco social, così l’ostentazione del dramma lo fa scadere. Tutto diventa ridicolo. Wanda e Mauro non sono più persone, sono funzioni, battute, luoghi comuni, meme, appunto.
Ma torniamo alla realtà. Ora che la spietata manager di Maurito potrebbe farsi da parte che ne sarà del calciatore? Che ne sarà dell’ignavo marito senza la sua Lady Macbeth, alla quale si era consegnato tradendo l’amico Maxi Lopez, un misfatto che avrebbe pagato con la mancata convocazione in nazionale, la disistima di Maradona e l’amicizia di Messi?
C’era in effetti qualcosa di patetico e di struggente nel modo in cui Icardi si era immolato alla Nara. E ora? Rompendo con la moglie, Icardi perde anche il suo manager, artefice del divorzio con l’Inter, invero voluto anche da Marotta e con il benestare della tifoseria nerazzurra da tempo critica nei confronti dell’uomo-elicottero (ricorderete l’episodio dell’allenamento alla Pinetina al quale il nostro si recò volando sopra la Milano-Varese per il ritardo che avrebbe accumulato in auto) soggiogato da una moglie capace di rivoltarlo come una mutanda. Quanto maschilismo! Ma è forse proprio questo il punto, come ipotizzano quelli veramente bene informati, tra cui le sottilissime testate argentine, che spiegherebbe la crisi dei due. Un senso di asfissia avrebbe condotto il giovane calciatore a suggerire nuove modalità relazionali: aperte, triadiche, poliamorose. Incarnando lo spirito del suo tempo, Mauro avrebbe trasmesso tutta la sua refrattarietà alla forma chiusa matrimoniale, ricevendo però in cambio la più ovvia delle reprimende. Solo a questo punto il nostro, frustrato nella sua smania di libertà, avrebbe passato il segno.
Torniamo, però, ai fatti. Sia
mo al punto in cui, al culmine della sua frustrazione, Wanda Nara si era scagliata sui social contro il marito, a questo punto, quale segno del suo profondo pentimento prende avvio l’ostensione della sua contrizione, un classico, come fosse la condizione di assoluzione posta da lei. E il perdono non tarderà ad
arrivare. Dopo giorni di insistite quanto scontate stories con ammissioni di colpa ed encomi verso la moglie custode del focolare, secondo la più trita delle retoriche, lei sembra reintegrarlo. Non prima però di aver sbertucciato, sottoponendola alla pubblica gogna la presunta amante di lui, tale China Suarez, che si
consegna essa stessa ai social per difendersi; ne nasce un battibecco squallido a colpi di screenshot, conversazioni private, post infamanti, chat archiviate e quanto di peggio possa offrire il palinsesto social. Sbuca perfino fuori l’ex compagno dell’amante, o attuale, vai a sapere, ma intanto la conciliazione è avvenuta. Almeno fino a quando lei non posta una foto senza anello. La crisi pare dunque essere precipitata di nuovo. Ma lui si fa ancora perdonare. E quando tutto sembra volgere al meglio negli ultimi giorni con il grande collage di foto romantiche postato dalla Nara, una nuova vicenda turba il fragile equilibrio appena conquistato. Una ragazza trans si spaccia pubblicamente per amante di Icardi, pubblicando su Instagram presunte chat tra i due. Ma la scaltra Wanda Nara, implacabile, scopre l’inganno trattandosi di foto e videochat modificate. Per tutta reazione la signora Guendalina esibisce il messaggio privato con cui la manager argentina la insulta con frasi transfobiche di rara volgarità. È il culmine di una vicenda che dove sembra non poter scadere oltre, riesce a superarsi. Mentre desolati constatiamo che ad alimentarla sono proprio coloro che mentre se ne dicono disgustati la commentano, condividono, twittano, postano, la continuano. Siamo noi, divertiti no, ma certamente intrattenuti, coinvolti da una esibizione delle private miserie di cui ci diciamo distanti e che, invece, senza neppur riconoscerlo, ci riguardano, col loro misto di meschinità, degrado sentimentale ed esibizionismo. Così la crisi matrimoniale tra Mauro Icardi e Wanda Nara assume ogni giorno che passa i tratti di una telenovela esemplare, specchio deforme di contraddizioni prossime, trasmessa in mondovisione e gratuitamente sui social, a cui volontariamente consegniamo tutta la nostra attenzione. Cosa c’è in fondo di meglio, di più consolatorio? Come recita la celebre battuta della serie Boris, pronunciata da Valerio Aprea: di questo ha bisogno l’Italia, «il peggior conservatorismo che però si tinge di colore, di simpatia, di payette». Insomma, la locura.