Sarri e Luis ai ferri corti il Mago è senza posto
Lo spagnolo al centro di un altro caso dopo la seconda panchina di fila Il tecnico della Lazio non è soddisfatto e si riparla di mercato ma non sono arrivate offerte Non è più considerato titolare e il like polemico di giovedì ha complicato i rapporti con
Il like al tweet anti-Sarri echeggia da giovedì notte, non è mai stato rimosso, è ancora lì in bella vista, firmato Luis Alberto. E’ un “mi piace” poco poetico, molto polemico, ha riaperto la crisi con Mau. Il Mago brontolone ha colto l’assist sbagliato di un tifoso dell’Inter che dopo le parole del tecnico della Lazio («Luis e Milinkovic insieme? Per ora no») ha ironizzato su quanto Mago e Sergente fossero esaltati (ed esaltanti) con Inzaghi e ora non più: «Wow, tu pensa che c ...... e Simone Inzaghi che li ha fatti giocare e vincere per cinque anni. I giocatori forti devono giocare sempre se no non sei un grande allenatore, caro Sarri», era questo il tweet. Luis, fresco di seconda panchina di fila (contro il Marsiglia è entrato nel secondo tempo), ha colto la palla al balzo e ha stampato un like come un marchio.
GLI SCENARI. La bizzarria è che è lo stesso Luis che pochi giorni fa, parlando alla rivista Undici, aveva celebrato Mau: «Con lui ci divertiremo, possiamo fare meglio del suo Napoli». Alterna gradevolezze e sgradevolezze, giocate e scenate. Panchine e sostituzioni lo fanno esplodere, è sempre stato così. Ma stavolta è diverso. Luis ha già perso il posto da titolare, lo dicono i numeri, non l’hanno fatto capire solo Tare (nel prepartita di giovedì) e Sarri (confinandolo in panchina per la seconda volta di fila). Il diesse della Lazio ha parlato di “segnale verso lo spogliatoio, gioca chi merita”. Mau, proprio lui, è stato più diplomatico: «E’ difficile in questo momento immaginare Luis e Sergej insieme, l’ultima partita contro l’Inter ci ha detto di no, ma se la squadra riuscirà a trovare più equilibri è un’ipotesi che si potrà proporre. Vedendo i dati di Luis Alberto ho capito che è più adatto a momenti di partita in cui i ritmi sono più dolci». Un modo elegante per dire che non è soddisfatto (eufemismo) di come risponde in allenamento e in partita. Il rapporto Sarri-Luis è iniziato in salita in estate ed è peggiorato da agosto in poi. Il giocatore è stato richiamato più volte, anche recentemente. Mau, dopo il ko contro il Milan (terza giornata), ha iniziato a immaginare una Lazio senza la coppia di mezzali Luis-Milinkovic. Aspettava l’inserimento di Basic, appena l’ha ritenuto pronto ha tagliato il Mago. Luis e Sergej hanno giocato in coppia, dall’inizio, solo 5 partite su 11. Stando a quanto dichiarato da Sarri giovedì, lo spagnolo non è in ballo per giocare a Verona. E la sua posizione è peggiorata dopo il like polemico. Ieri mattina non ci sono stati confronti tra allenatore e giocatore. Sarri era in full immersion tattica e Luis si è allenato regolarmente, salvo sorprese lo aspetta un’altra panchina. Sarri incrocerà i giocatori oggi, non è da escludere che snobbi il Mago. E non è una sorpresa il fatto che sia Mau che la Lazio concederebbero senza pensarci il via alla partenza di Luis Alberto, ma non arrivano offerte. Tanti allenatori punterebbero sul suo talento, ma a quale prezzo? I suoi capricci spaventano anche la Spagna. Solo Inzaghi è riuscito a gestirlo dopo aver rischiato di perderlo, è stato lo stesso Luis a raccontare il retroscena: «Alla fine del primo anno andai dal mister e gli dissi “ok, troviamo una soluzione, vado via”. E invece Inzaghi mi disse “no, non vai da nessuna parte, comincia a fare il regista dopo l’addio di Biglia”. Per me era bellissimo, prendevo la palla e non c’era nessuna pressione. Sono passato in pochi mesi dall’andare via al giocare quasi duecento partite con la Lazio. Il calcio è così, in un giorno può cambiare tutto, nel bene e nel male».
Luis Alberto e Sergej hanno giocato in coppia soltanto 5 partite su 11
LA LEZIONE. Sarri, in vista di gennaio, rinuncerebbe al Mago, accoglierebbe a braccia aperte un difensore centrale e una nuova mezzala. Mau oggi non parlerà, dopo l’Europa League salta l’appuntamento con la stampa previsto alla vigilia del campionato. Valgono alcune dichiarazioni rilasciate dopo il Marsiglia a tarda sera: «Fra l’aggressività e la cattiveria c’è molta differenza. Dobbiamo crescere in aggressività e fra un settore e l’altro spesso perdiamo troppo le distanze. Stiamo facendo dei passi in avanti, l’unica preoccupazione è non ricascare nei passi falsi come Bologna», ha detto il tecnico a Lazio Style Radio. A proposito di passi falsi, per tentare di risolvere questo difetto storico, Sarri ha impostato interventi da psicologo.