Caceres, jolly rossoblù A Firenze il suo derby
L’esterno del Cagliari ha giocato con la Fiorentina sessantuno partite Mazzarri può schierarlo sia nel 3-5-2 sia nel 4-4-2: a destra o a sinistra. La grinta è garantita
Sarà l’ago della bilancia per le scelte tattiche che Walter Mazzarri si appresta a fare nell’allestire il Cagliari da opporre alla Fiorentina, ma la certezza del tecnico rossoblù è che ovunque decida di piazzare Martin Caceres, riuscirà a ottenere da lui il meglio.
VERSO IL TOP. Ha dovuto aspettare qualche giornata ma non appena la condizione fisica è diventata più che accettabile, il giocatore sudamericano ha messo in mostra tutto il suo campionario: un assist, prima della sosta, nella sfida interna contro il Venezia per il gol di Keita e alla ripresa una rete tutta sua da incorniciare. Nemmeno il lungo viaggio di ritorno dalle fatiche con la Celeste è stato in grado di sfiancare un giocatore che, per voglia di lottare e temperamento, sembra avere pochi eguali. E ora che anche il fisico comincia a seguirlo, per il Cagliari è il momento di sfruttare al massimo le potenzialità di un calciatore prezioso per qualità ed esperienza. Se n’è accorta la Sampdoria, che ha devoti fare i conti con le sue randellate a destra, ma anche con una conclusione dal limite che, seppure sporcata da Thorsby, ha permesso alla squadra isolana di portarsi sul momentaneo due a zero domenica scorsa. Tutto, però, è ormai al passato e Caceres vuole solo concentrarsi sulla prossima sfida che per lui sarà anche una gara da ex. Sessantuno presenze (e quattro reti messe a segno), fanno della compagine viola la seconda squadra dopo la Juventus per la durata della permanenza. Una parentesi non certo trascurabile quella toscana ma ora il presente è rossoblù per un giocatore che, affascinato dall’idea di provare l’esperienza in una piazza molto cara agli uruguaiani come quella cagliaritana, ha intenzione di fare del suo meglio per portare avanti questo sodalizio.
JOLLY TATTICO. Magari confezionando il suo secondo gol stagionale, proprio contro la sua ex squadra o, più in generale, dando un contributo di forza e affidabilità che servirebbe al Cagliari per trovare la strada di una continuità che fino ad ora è mancata. E poco importa dove Mazzarri deciderà di schierarlo perché un giocatore duttile come lui, potrebbe andare a giocare in qualsiasi zona del campo. All’occorrenza lo ha già fatto e domani il tecnico rossoblù potrebbe chiedergli un altro sacrificio perché proprio dalla posizione di Caceres dipenderà lo schieramento tattico della squadra isolana. Se l’allenatore della squadra sarda decidesse di piazzarlo nella difesa a tre, la squadra verrebbe schierata con il 3-5-2 (Caceres, Ceppitelli e Carboni garantirebbero la guardia davanti a Cragno) mentre se Mazzarri decidesse di utilizzarlo come esterno sinistro, per sopperire all’assenza di Dalbert, si profilerebbe di nuovo un 4-4-2. In questa seconda ipotesi, il giocatore uruguaiano andrebbe a completare la linea difensiva (con il conseguente inserimento di Zappa a destra) coprendo le spalle alle avanzate di un Lykogiannis schierato in posizione più avanzata rispetto al solito. Destra, sinistra o al centro, non farà una grande differenza per Caceres che dopo aver assaporato la gioia per il suo primo gol in rossoblù, ora cercherà di dare un dispiacere ai suoi vecchi tifosi per spingere sempre più in alto il Cagliari che vuole lasciare i bassifondi.