«Sassuolo in crescita»
L’allenatore ritrova in Serie A Zanetti che ereditò il suo posto in laguna Dionisi: Finora le prestazioni sono state superiori ai risultati ma ci rifaremo. Col Venezia è scontro diretto
Quelli del nuovo che avanza, la loro prima volta in Serie A e adesso l'uno di fronte all'altro dopo aver duellato in B arrivando dritti alla mèta, pur se Dionisi ha cambiato aria mentre Zanetti in laguna ci sta ancora avendo ereditato la panchina proprio dall'attuale tecnico degli emiliani. Sassuolo-Venezia vive di classifica e del confronto tra due allenatori giovani, il neroverde ha 41 anni e il rivale 38. La classifica li vede affiancati con la grossa differenza che gli emiliani sono abituati a un'altra posizione e vorrebbero qualcosa di meglio dopo aver sperperato due gol a Marassi contro il
Genoa lasciando la scena al Venezia che ha battuto la Fiorentina. Cosa fare per rendersi la vita meno difficile? «Dobbiamo dare continuità - dice Dionisi a ciò che stiamo facendo. Prima ci mancava qualcosa nel riuscire a creare, adesso il problema è diventato finalizzare. Sappiamo di dover giocare, per le caratteristiche che possediamo, ma si deve al contempo difendere meglio da squadra e cercare di concretizzare di più». L'ambiente si aspetta innegabilmente qualcosa di meglio guardando i numeri: «Le prestazioni sono state al di sopra dei risultati, non siamo in linea con quanto volevamo. Siamo in crescita, col Genoa siamo tornati con l'amaro in bocca e arrabbiati per esserci fatti soffiare una vittoria che avevamo meritato sul campo. Ora dobbiamo andare a riprenderci quei punti».
COSA SERVE. Dionisi inquadra cosa serve: «Dobbiamo passare sempre dal gioco senza farci prendere dalla frenesia. Troviamo un avversario che fa la gara sulle corde di quello che ha ottenuto l'anno scorso, con le ripartenze. Sta facendo bene anche in A, l'ultima con la Fiorentina ne è la dimostrazione. Va considerato uno scontro diretto perché lo dice la classifica». In laguna ha passato il suo primo anno di B: «Ritroverò ragazzi che mi hanno dato la possibilità di crescere. Se non si è consapevoli dei propri limiti, non ci si arriva bene al traguardo. A Venezia è stato così, credo che la società non abbia guardato i risultati. Avevamo una squadra di scommesse, l'allenatore veniva dalla C, si sapeva tutti da dove si partiva. L'obiettivo era la salvezza e a risultato acquisito tutti hanno riconosciuto il gioco».
ASSENZE PESANTI. Zanetti si ritrova con un sacco di problemi: «Mi dispiace per l'assenza di Johnsen e ce la siamo vista brutta perché inizialmente sembrava che ci fosse un interessamento dei tendini e sarebbe stato un dramma con un lungo stop. Sarà egregiamente sostituito. Vacca si è stirato e starà fuori 4-5 partite, poi Aramu è a casa con la febbre ed Heymans ha avuto un lutto familiare ed è volato in Belgio. Mi auguro che chi sostituirà gli assenti faccia bene».