Corriere dello Sport

La Samp ritrova il sorriso il Ferraris non è più tabù

Primo successo casalingo doriano Candreva sontuoso, lo Spezia ko

- Di Emmanuele Gerboni GENOVA

La Sampdoria ritrova il sorriso, il Ferraris non è più tabù: primo successo casalingo in questa stagione, i blucerchia­ti battono lo Spezia nel derby ligure (2-1) e la rinascita può prendere vita dopo un periodo complicati­ssimo. Sono tre punti che possono davvero lanciare la Sampdoria. In copertina ci finisce Antonio Candreva, un gol e mezzo (perchè nel primo c'è la complicità di Gyasi) in una serata da otto in pagella. Prestazion­e di carattere e qualità, D’Aversa (in tribuna a causa di un turno di squalifica) ha dato al collettivo doriano le istruzioni perfette: è una vittoria che vale doppio, adesso si pensa al futuro senza troppa ansia. In settimana il presidente Ferrero gli aveva ribadito la fiducia, la risposta è stata eccellente da parte del tecnico. Lo Spezia piace, è una squadra capace di costruire, ma diventa difficile fare l'impresa al Ferraris senza l’istinto da killer nell’area avversaria.

Ci vuole qualche minuto per scaldare i motori ma quando si accende la musica sono subito scintille. Perché la Sampdoria riesce a dare una piacevole scossa quando la punizione di Candreva verso la porta degli aquilotti viene spizzicata da Gyasi: la parabola diventa impossibil­e da intercetta­re per Provedel. E’ un vantaggio che apre al Doria orizzonti diversi anche se l’infortunio di Verre porta come diretta conseguenz­a la necessità di cambiare l’abito tattico: si passa al 3-5-2 con Gabbiadini che si sistema sulla stessa linea di Caputo. Lo Spezia traduce al meglio sul campo la filosofia di Thiago Motta: ogni pallone va capitalizz­ato al massimo, gli aquilotti sfruttano bene le corsie esterne per trovare la porta d’ingresso nella difesa doriana. Sono ritmi sostenuti con Gyasi che potrebbe fare meglio sul tiro cross di Maggiore mentre Candreva serve centralmen­te Caputo che mette a lato di pochissimo. E’ una Sampdoria dal piglio giusto con un Candreva superlativ­o: la giocata di Gabbiadini che apre per il compagno di squadra merita solo il lieto fine. Il numero 87 blucerchia­to risponde presente e al 36’ batte Provedel con una stoccata ravvicinat­a. Così la Sampdoria inizia la discesa, ma non si accontenta di gestire: quando può mette sale e pepe nella fase offensiva, le ripartenze sono sempre pungenti. E al 30’ della ripresa ci sarebbe anche l’occasione per fare festa con largo anticipo quando l’ottimo Candreva allarga per Bereszynsk­i che ha l’idea giusta con un colpo sotto sull’uscita di Provedel ma la traversa gli nega la gioia del gol. Lo Spezia? E’ lo stesso spartito del primo tempo con una squadra armoniosa che non riesce però a dare sprint nell’area avversaria. Audero vigila con attenzione ma non c’è mai l’occasione che ruba gli occhi. Il vero squillo di tromba si materializ­za quando tutti hanno già un piede nello spogliatoi­o. Al 95’ il neo entrato Verde si libera bene al limite dell’area infila il pallone all’incrocio dei pali. Ma ormai la festa doriana può andare in scena.

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LAPRESSE Antonio Candreva

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