Corriere dello Sport

L’European Leagues boccia il Mondiale ogni 2 anni

- And.ram.

MILANO - Il calendario internazio­nale e la Coppa del Mondo ogni due anni proposti da Infantino sono stati bocciati all'European Leagues, l'associazio­ne che riunisce 39 campionati di 33 nazioni diverse. La presa di posizione, dura e inequivoca­bile, è arrivata al termine dell'Assemblea generale organizzat­a alla perfezione a Milano dalla Lega Serie A. «Rifiutiamo in toto la proposta della Fifa - ha affermato Jacco Swart, managing director dell'EL - e lo abbiamo fatto presente ai loro rappresent­ati e a Wenger che giovedì era video collegato con noi. Se la loro idea fosse messa in pratica, ci sarebbero ripercussi­oni a livello sportivo e finanziari­o per i club, per i calciatori e per le leghe. Tutto ciò è inaccettab­ile». L'alternativ­a al Mondiale biennale è la ri

nascita, con un numero di partecipan­ti ampliato, della "vecchia" Confederat­ions Cup oppure una versione su scala mondiale della Nations League. Infantino non vuole perdere su tutta la linea e qualcosa cercherà di strappare.

PESO POLITICO. Una presa di posizione così dura nasconde il desiderio dell'European Leagues di non essere solo consultata nel processo decisional­e, ma di svolgere un ruolo di primo piano. Sia di fronte alla Fifa sia soprattutt­o di fronte alla Uefa. E per acquisire ulteriore "peso" è stata stretta... un'alleanza con la Fifpro, il sindacato dei calciatori. L'obiettivo è lasciare inalterato il calendario internazio­nale così com'è, anche se quattro finestre (settembre, ottobre, novembre e marzo) creano problemi per i viaggi dei sudamerica­ni. Niente in confronto a una grande competizio­ne ogni estate e alle qualificaz­ioni condensate in tutto il mese di ottobre. Sulla stessa lunghezza d'onda l'ad della Serie A, Luigi De Siervo: «Serve un maggior rispetto dei tifosi, dei calciatori e degli imprendito­ri che pagano gli stipendi dei giocatori. Come Serie A siamo allineati alla posizione di tutte le altre leghe europee: nessun cambiament­o nel calendario attuale. Mondiale e Europei devono restare ogni 4 anni per non danneggiar­e le competizio­ni nazionali».

SUPERLEGA E FPF. Si è parlato anche di Superlega che «rimane una minaccia. Dobbiamo essere tutti consapevol­i che può tornare fuori sotto altre forme, magari con un altro nome, ma con gli stessi principi. Bisogna rimanere vigili», ha ammonito Claus Thomsen, presidente dell'European League. Lente d'ingrandime­nto anche sul Fair Play Finanziari­o che non deve sparire. Anzi... «In tempi di crisi economica - ha detto il segretario generale dell'EL, Alberto Colombo - crediamo che sia il momento di stringere, e non di allargare, la cintura. Siamo contrari alla possibilit­à che alcuni club ricevano contributi illimitati di capitale da parte dei propri investitor­i. Le società devono vivere coi propri mezzi».

«Ci sarebbero gravi ripercussi­oni» Chiesta una stretta sul fair play finanziari­o

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LAPRESSE Alberto Colombo, Jacco Swart, Claus Thomsen e Luigi De Siervo durante l’assemblea di ieri a Milano

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