Torneo senza tregua
Senza tregua sino alla fine. Ed è vietato sprecare energie. Perché il turno infrasettimanale incombe e guai a sbagliare l’obiettivo in un campionato dove puoi vincere o perdere contro chiunque ma l’errore più grave è sempre uno: pensare o supporre di avere attraversato il guado. Lo sa bene Modesto che scivola incredibilmente all’indietro dopo aver addirittura battuto la capolista Pisa nel turno precedente. Poi si piega contro l’Alessandria rediviva che ostenta lo spirito orgoglioso del suo allenatore, Moreno Longo, uno dei tecnici cadetti che le regole d’ingaggio della cadetteria le conosce benissimo e non a caso ha già centrato una memorabile promozione in A con il Frosinone in una finale epica contro l’ultimo Palermo di Zamparini. È una vittoria all’insegna dell’umiltà quella che l’ex guida del Torino trasmette alla sua squadra dopo essere stato sull’orlo di un ingeneroso esonero. I fatti gli danno, invece, ragione. E nella serata battagliera del “Moccagatta” trionfa l’umiltà. Ne servirà tanta anche a questo Crotone che cresce sotto il profilo delle prestazioni, ma non è ancora capace di trasformare gli sforzi in realtà e migliorare come pure meriterebbe una classifica bruttina per una formazione immaginata per altre mete. La rivoluzione porterà come in passato i suoi frutti. Ma è tempo di lottare con maggiore concretezza e la gara col Benevento, nemico giurato, sollecita una reazione immediata, perché la Strega non farà sconti memore anche di quel gol di Simy che ne certificò la retrocessione in B a maggio.
I sanniti saranno un crash test anche per il Cosenza di Zaffaroni che si è rimesso in carreggiata dopo aver patito un avvio di stagione complicato dalla riammissione tardiva e dall’allestimento dell’organico poi compiuto dal ds Goretti, uno che sa come si fa. Occhi puntati anche sul Via del Mare dove Lecce-Perugia si annuncia come una battaglia. Alvini è in serie sì, Baroni ad Ascoli ha interrotto una serie di successi da record.
Ma è pronto a riallacciare il discorso con la vittoria confidando, magari, in un debutto orgoglioso di Tedino all’Arena contro il Pisa col Pordenone. A Frosinone occhi puntati su Dionisi, l’ex bandiera che allo “Stirpe” sogna di sventolare solo per l’Ascoli di Sottil sempre più internazionale. Ma i sentimenti della gente non sventolano mai dalla parte sbagliata!