Lega compatta: «Sì alle riforme»
ROMA - Anche i club cadetti si sono schierati a favore della riforma dei campionati prospettata dal presidente federale Gabriele Gravina. Lo ha deciso ieri pomeriggio l’Assemblea di Lega che si è tenuta in videoconferenza. In apertura, il presidente Balata ha illustrato una serie di incontri e di riunioni avute negli ultimi giorni, con l’obiettivo di ottenere nuovi ricavi per i club e facilitare l’accesso ai ristori previsti dopo la pandemia dall’azione del Governo Draghi. L’ultimo Decreto aveva escluso per le società sportive la possibilità di spalmare in più tempo le tasse e i contributi dovuti. Ma i contatti avuti in questa ultima settimana hanno quantomeno strappato la promessa che in futuro le istanze delle società verranno prese in considerazione, anche perché la filiera del calcio coinvolge, oltre a professionisti lautamente pagati, anche lavoratori e gente comune che più di altri hanno patito l’emergeza sanitaria.
LA RIFORMA DI GRAVINA.
Poi si è passati all’argomento riforma: un franco confronto interno e i rappresentanti delle società,condividendo la necessità di un passo fondamentale per la stabilizzazione e la sostenibilità del mondo del palloprovato ne, hanno approvato all’unanimità la proposta presentata nei mesi scorsi dal presidente federale che punta ad arrivare alla stagione 2024-25 con un campionato di A, 2 di B, una “D elite” da fondere con la C per un semiprofessionismo abbastanza allargato, e chiudere la piramide col mondo dei dilettanti che da allora in poi diventerà vero e non più un professionismo di fatto. Insomma, il grido di allarme di Gravina («Il nostro calcio spende troppo perché il divario a livello di mutualità è alto») è stato raccolto dalla cadetteria in vista dell’Assemblea straordinaria della Figc.
Il delegato della Lega B, all’interno dell’Epfl, Paolo Bedin ha poi relazionato circa l’Assemblea delle Leghe europee svolta a Milano, in particolare ha rappresentato la contrarietà alla proposta di inserimento nel calendario Fifa del campionato mondiale ogni due anni.
NO AL MONDIALE OGNI 2 ANNI.
E il delegato dell’Epfl Bedin ha relazionato sulla contrarietà ai Mondiali ogni 2 anni