Lucarelli-Brocchi a sorpresa
Al “Liberati” una sfida delicata che va letta senza guardare la classifica Il tecnico umbro: «Ternana testa e cuore» Il tecnico veneto: «Vicenza può crescere»
Guai a non fare risultato, lo sa la Ternana che vuole ripetersi dopo aver lasciato sul fondo il Pordenone nell'andare a prendersi la prima vittoria in trasferta, e lo sa il Vicenza atteso al Liberati col penultimo posto in classifica e una sola vittoria in mezzo a 7 sconfitte. Lucarelli cerca conferme, specie in casa dove ha vinto le ultime due gare con Parma e Spal, mentre Brocchi ha un disperato bisogno di risultati e continuità. Il tecnico rossoverde stuzzica il Vicenza e i suoi: «Quando mandi via una bandiera della piazza che ha vinto il campionato e poi si è salvato in B, vuol dire che hai ambizioni alte e ritieni di avere un gruppo che può fare grandi cose. Questa partita non nasconde le insidie e dunque è da massima allerta perché loro sono forti e come noi hanno avuto un inizio difficoltoso. Mi aspetto conferme a livello mentale e fisico». Ripercussioni dal risultato: «Questo torneo così equilibrato si presta alle sorprese senza esiti scontati. Serve vincere poiché qualunque cosa vogliamo fare dobbiamo passare per i 45 punti di base».
TURNOVER NORMALE. C'è un fattore al quale guarda Lucarelli: «Considero il turnover un elemento di normalità. È un bene se riusciamo a portare tutti i giocatori sullo stesso livello. Ci sono 3 partite ma stavolta sono distribuite su 9 giorni e non 7. Oggi non siamo ancora pronti per cambiare 10 giocatori tutti insieme, miscelare un po' ci può stare». La squadra cresce dove? «Sul piano fisico ed è così da quando lavoro con Bartali. La condizione è quella che ti fa fare cattivi o positivi pensieri. Questo miglioramento ci fa stare molto più tranquilli e ci dà consapevolezza di cosa fare». Bandecchi ha rilanciato la questione del centro sportivo mandando avvertmenti: «Penso che Bandecchi sia un patrimonio da tutelare per Terni, spero che gli venga consentito di attuare i progetti che ha in mente e che sono importanti anche per l'economia della città. Non se ne trovano tanti di presidenti così, molte società vanno in mano agli stranieri con prospettive tutte da valutare. Ripercussioni? Se il carro armato è chiuso bene, ci preoccupiamo solo di quello che dobbiamo fare in campo».
BROCCHI RESPONSABILIZZA. Per trovare l'ossigeno, Brocchi preferisce mimetizzare la bombola facendo leva sull'orgoglio generale: «Ho un gruppo di ragazzi che lavora bene e con grande impegno. Il gruppo combatte in settimana, poi la partita ha qualcosa che la settimana non ha. Se non riusciamo a vincere significa che abbiamo spazi di miglioramento. Ci mancano il gol e più attenzione sulle palle inattive. A Terni ci vorranno agonismo e voglia di risultato. Qualche cambio lo farò, è giusto creare competizione. Ma non dico la formazione».