Catania, la squadra mette in mora la società. Penalizzazioni in vista
Il comunicato sul sito dell’Aic: «Il club ha pagato solo luglio, famiglie in difficoltà economiche»
Le parole di Francesco Baldini dopo il pareggio nella trasferta in casa della Virtus Francavilla non erano state gettate lì per caso. La società - o, meglio, la Sigi era stata chiamata ad offrire garanzie a un gruppo di calciatori che da mesi attende il pagamento delle retribuzioni. Si sperava nella svolta durante la settimana, ma quando soltanto uno degli stipendi arretrati è stato pagato, il gruppo - per intero - ha deciso di rompere gli indugi e di procedere con la messa in mora. Così come circa un anno fa era stato fatto da altri calciatori del Catania. Le promesse non bastano più, insomma, anche a fronte dell'impegno dimostrato. Servono i fatti, semmai. Per questo, «stante l’insostenibilità del contesto», i calciatori rossazzurri hanno deciso di «mettere formalmente in mora la società al pagamento delle retribuzioni dovute, con l’assistenza dell’Assocalciatori».
DANNI PERSONALI. E’ esattamente quanto si legge, sul sito dall’Aic, in una nota dei «calciatori professionisti attualmente tesserati per il Calcio Catania».
«Pur avendo confidato nelle rassicurazioni rese pubblicamente e in privato - spiega la squadra rossazzurra nel documento - a oggi la società ha corrisposto esclusivamente le mensilità di luglio 2021. Ciò sta comportando grandi difficoltà economiche, non consentendo a molti tesserati di far fronte alle ordinarie spese familiari, con seri danni personali».
PENALIZZAZIONI IN ARRIVO. «Tralasciando tale aspetto - proseguono i calciatori del Catania - si deve, in ogni caso, sottolineare che l’attuale situazione sta rischiando di compromettere gravemente l’intera stagione sportiva, a causa dell’applicazione di pesanti penalizzazioni verranno inflitte a seguito di tali inadempimenti. La situazione è purtroppo aggravata dal fatto che, alla data odierna (ieri, ndc), non solo non sono state rispettate le scadenze relative ai pagamenti della stagione sportiva in corso, ma restano ancora impagate retribuzioni relative al campionato 2020/2021». La messa in mora, sottolineano gli etnei, «è una scelta che ci rammarica fortemente e che avremmo preferito evitare, ma si tratta di un atto necessario, non solo in quanto finalizzato alla salvaguardia dei nostri diritti, ma anche per garantire al Catania una prosecuzione ordinaria della stagione sportiva anche a tutela del titolo sportivo del club».
TIFOSI IN ALLARME. Riteniamo, pertanto, giusto e corretto - è la chiusa - che la città sia messa al corrente di tale nostra scelta e siamo certi che la stessa sarà ben compresa da tutti i tifosi del nostro glorioso club, con i quali condividiamo le medesime sofferenze».