Corriere dello Sport

La Ducati è super, le giapponesi no

- Di Mirco Melloni

Se questa mattina la pioggia, che ha disturbato le prove libere di Misano, dovesse diventare diluvio, ci si troverebbe di fronte a una situazione storica in qualifica: nessuna moto giapponese direttamen­te qualificat­a per la Q2. Nella Top 10 di ieri, infatti, c’era posto soltanto per Ducati - con l’1-2 di Jack Miller e Johann Zarco e con un ottimo Luca Marini quinto – Aprilia e KTM. Uno scenario che riflette anche la situazione dei duellanti per il titolo, Fabio Quartararo e Pecco Bagnaia. Il francese, a cui basterà perdere due punti nei confronti del torinese per laurearsi campione con due gare d’anticipo, ieri ha faticato fino a chiudere con il 16° tempo. «A un certo punto, quando la pista ha iniziato ad asciugarsi, sembrava una moto differente, come se avessero cambiato tutto, un disastro - ha ammesso il 22enne, ancora una volta in difficoltà sul bagnato. Anche se ha specificat­o - In condizioni di ‘full wet’, il potenziale non era male, ma quando l’asfalto è diventato ‘misto’, ho faticato. È inutile dire come il mio auspicio sia legato a qualifiche e gara sull’asciutto. La Ducati con la potenza e il grip di cui dispongono, sul bagnato sono più avanti».

PECCO INSEGUE. Fabio si è detto tranquillo «come se fosse un weekend qualunque, e non con il match-point per il titolo». A differenza del pilota Yamaha, Bagnaia è finito a terra, con una scivolata in mattinata alla curva della Quercia, senza conseguenz­e. «So che Fabio può stare tranquillo, ha un grande vantaggio, ma io non smetto di crederci» ha detto il 24enne di Chivasso, che non fa troppo affidament­o sul fattore meteo, dato che per la gara sono previste condizioni di asciutto. «So anche che in gara Quartararo andrà forte, io devo pensare a me. Il mio passo non era male, l’ottavo posto finale è stato causato dall’asfalto freddo: le gomme non hanno lavorato al meglio. La cosa su cui ragionare è che chi ha montato pneumatici usati è andato più forte, io con la gomma nuova ho faticato».

Honda, Yamaha e Suzuki fuori dai 10 Quartararo: «Spero nell’asciutto»

MOTO3. Parti invertite invece per i protagonis­ti dell’altro duello che può risolversi nel weekend, quello della Moto3. Pedro Acosta ha chiuso con il secondo tempo alle spalle dell’altro pilota coinvolto nello spaventoso incidente di Austin, Andrea Migno. Dennis Foggia, a -30 dallo spagnolo che può diventare il terzo minorenne campione del mondo (e viste le nuove regole sarà l’ultimo?), ha invece viaggiato lontano dal vertice, chiudendo con il 23° crono a quasi due secondi. «Il meteo ha complicato tutto - ha ammesso il ventenne romano della Honda-Leopard - non abbiamo preso troppi rischi, cercando di capire la pista giro dopo giro». Acosta sarà campione vincendo, e con Foggia fuori dalle prime 11 posizioni al traguardo.

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CIAMILLO Pecco Bagnaia 24 anni in azione ieri a Misano
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