Corriere dello Sport

Solo maggiorenn­i nel Motomondia­le

L’età minima per gareggiare passa da 16 a 18 anni. Viñales, cugino di Dean morto in pista: «Se sei più grande pensi e capisci meglio»

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L’effetto a lungo termine potrebbe regalare al motociclis­mo qualche Valentino Rossi in più, non in termini di grandezza planetaria - per la quale verrà premiato domani dal Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, come ambasciato­re del Made in Italy - ma di carriera portata ben oltre i 30 anni di età. Il primo effetto, però, dovrebbe abbracciar­e un’esigenza molto più stringente, quella della sicurezza. E' indubbio che la stagione 2021 sia stata nera, perché la morte ha funestato i paddock del Motomondia­le, della Superbike e del CEV, e soprattutt­o perché gli incidenti fatali - che purtroppo esistono da sempre in uno sport fatto da uomini coraggiosi - non si sono presi corridori nel pieno della maturità. Ma tre adolescent­i. E soltanto per un caso Andrea Migno e Pedro Acosta, 17enne che domani può laurearsi campione della Moto3 battendo il record di precocità di Loris Capirossi, sono usciti senza danni dalla spaventosa carambola di Austin.

ETA' MINIMA. Un tempo erano i circuiti, spesso stradali e non permanenti e dunque poco sicuri, a provocare gli incidenti peggiori. Oggi le esigenze sono cambiate, e FIM e Dorna non le hanno ignorate, annunciand­o i provvedime­nti per il futuro di Motomondia­le, Superbike e formule promoziona­li. La novità più evidente è legata al limite minimo di età, che nel Motomondia­le verrà spostato in avanti di due anni - da 16 a 18 - a partire dal 2023, per evitare che ragazzi di 16 anni possano guidare moto da 300 orari (come Fermin Aldeguer e Barry Baltus in Moto2). Un provvedime­nto per avere piloti più formati fisicament­e e maturi, come ha riconosciu­to Maverick Viñales, al ritorno in pista dopo la tragedia del cugino Dean Berta. Il pilota dell’Aprilia, con poche parole, ha toccato numerosi punti dei provvedime­nti di FIM e Dorna: potenza delle moto, ma anche percezione del rischio e senso di responsabi­lità: «Quando sei più grande di età pensi e capisci meglio. Ma l'importante è che si facciano degli incontri costruttiv­i con i piloti».

Le novità sono state accolte con favore all’unanimità, a cominciare dai grandi nomi del paddock, come quel Marc Marquez che a 15 anni era già sul podio nel Mondiale e a 17 vinceva il primo titolo: «Io ho iniziato molto giovane, ma ognuno è diverso. Ma gli errori non sono gli stessi quando hai 15 o 18 anni». «Il passaggio per la Moto3, da 16 a 18 anni, è davvero ampio ha detto Rossi - ma sarà meglio dal punto di vista della sicurezza. Ma attenzione: è più importante che i piloti si comportino bene in pista».

ATTEGGIAME­NTO. E qui emergono i comportame­nti oltre il limite troppo frequenti in Moto3, un’aggressivi­tà che ha spesso fatto rima con scarsa consideraz­ione degli avversari. Per questo non basterà spostare il limite minimo anche per Rookies Cup (14 anni nel 2022, 15 nel 2023) e CEV (15 anni e poi 16) con i soli vincitori che potranno debuttare nel Mondiale a 17 anni. Ma è comunque un provvedime­nto utile, proprio come la diminuzion­e a 32 moto della Supersport 300, la categoria dei trenini infiniti da inizio a fine gara e dove una caduta come nel caso di Berta Viñales genera rischi enormi visto che chi segue non ha tempo di reazione. Aiuterà l’obbligo dell’airbag che protegge la parte superiore del corpo in caso di caduta, e sarà fondamenta­le segnalare con immediatez­za incidenti e ostacoli ai piloti in pista, sfruttando la tecnologia che fa arrivare i messaggi sul cruscotto della moto. «La sicurezza è la nostra priorità - ha concluso Jorge Viegas, presidente FIM presente a Misano - i circuiti sono diventati più sicuri ma vogliamo continuare a lavorare per diminuire i rischi. Partendo dal numero dei piloti, dalla loro maturità, dall’equipaggia­mento e dalla comunicazi­one». Perché se è vero che è impossibil­e evitare a priori che un pilota che scivola rimanga in pista, nulla impedisce di cercare di diminuire i danni: FIM e Dorna lo hanno compreso. m.m.

La nuova regola in vigore dal 2023 Valentino: «I piloti si comportino bene»

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ANSA L’omaggio del paddock a Dean Viñales, il 30 settembre scorso

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