Sinner e la Giorgi due prove di forza
Jannik si vendica di Rinderknech e rimette le Finals nel mirino Per Camila match quasi perfetto
Due vittorie conquistate su due, quattro set vinti e nessuno perso. Camila Giorgi e Jannik Sinner hanno regalano ai tifosi la prospettiva di un altro sabato speciale, un sabato molto italiano. La 29enne marchigiana continua la sua marcia a tappe forzate nel WTA di Tenerife. In 61 minuti ha dominato 6-1 6-1 l’olandese Arantxa Rus e festeggiato così la terza semifinale della stagione, la diciassettesima in carriera.
Poche ore dopo, ad Anversa, Jannik Sinner ha dato una brillante prova di solidità e velocità di esecuzione, che si è tradotta nel 6-4 6-2 sul francese Arthur Rinderknech. La rivincita della sconfitta incassata in maggio a Lione gli è valsa la nona semifinale ATP contro il sudafricano Lloyd Harris, arrivato allo stesso punto del torneo anche in doppio con il suo coach, il 41enne belga Xavier Malisse, ex semifinalista a Wimbledon.
SOGNO TOP 10. L’altoatesino è sempre più vicino al debutto in Top 10 nel ranking ATP, a vent’anni e due mesi. Ha anche guadagnato altri novanta punti nella Race to Turin, la classifica che considera i soli piazzamenti stagionali e qualifica per le Nitto ATP Finals. Sinner è undicesimo, a 270 punti dal polacco Hubert Hurkacz, il suo migliore amico, nono e oggi ultimo dei qualificati.
Se dovesse vincere il torneo, Jannik salirebbe al decimo posto davanti a Cameron Norrie. Ma intanto deve battere Harris, avversario tutt’altro che banale, un giocatore combattivo, dal tennis vario e offensivo. Questo Sinner però mette paura. Contro Rinderknech, a parte un break subito e immediatamente ripreso nel primo set, ha convinto al servizio e ancora di più in risposta. Ha imposto il suo pressing costante e insostenibile da fondo. Si è appoggiato benissimo al diritto, profondo e potente tanto in lungolinea quanto in diagonale, senza perdere campo.
Le condizioni in cui si gioca ad Anversa gli piacciono. «A Sesto d’inverno ci sono 5 metri di neve, quindi da piccolo potevo giocare solamente indoor: non c’è il vento, non c’è il sole: ci sono solo la palla e il campo» ha detto dopo aver offerto una prova di forza e di maturità, in linea di continuità rispetto al derby vinto contro Musetti.
ORGOGLIO GIORGI. Sinner può essere contento di come ha sentito e interpretato il match contro un avversario dalle traiettorie forse troppo pulite per incidere sul cemento indoor. Si può dire lo stesso anche per lo spettacolo offerto da Camila Giorgi. «Ho giocato un match convincente da tutti i punti di vista, sono contenta. A volta faccio fatica a trovare continuità e ad essere incisiva con il servizio, stavolta ha funzionato dall’inizio alla fine dell’incontro - ha sottolineato - Spero di chiudere l’anno in bellezza. Qui mi trovo bene in campo e fuori, voglio restare sino alla fine del torneo. Non ho ancora deciso se sarà l’ultimo della stagione, per ora voglio solo concentrarmi sulla prossima partita».
Sinner: «A Sesto d’inverno ci sono 5 metri di neve, perciò amo le indoor»