Corriere dello Sport

Sinner e la Giorgi due prove di forza

Jannik si vendica di Rinderknec­h e rimette le Finals nel mirino Per Camila match quasi perfetto

- Di Alessandro Mastroluca Gli azzurri sbarcano in semifinale ad Anversa e Tenerife

Due vittorie conquistat­e su due, quattro set vinti e nessuno perso. Camila Giorgi e Jannik Sinner hanno regalano ai tifosi la prospettiv­a di un altro sabato speciale, un sabato molto italiano. La 29enne marchigian­a continua la sua marcia a tappe forzate nel WTA di Tenerife. In 61 minuti ha dominato 6-1 6-1 l’olandese Arantxa Rus e festeggiat­o così la terza semifinale della stagione, la diciassett­esima in carriera.

Poche ore dopo, ad Anversa, Jannik Sinner ha dato una brillante prova di solidità e velocità di esecuzione, che si è tradotta nel 6-4 6-2 sul francese Arthur Rinderknec­h. La rivincita della sconfitta incassata in maggio a Lione gli è valsa la nona semifinale ATP contro il sudafrican­o Lloyd Harris, arrivato allo stesso punto del torneo anche in doppio con il suo coach, il 41enne belga Xavier Malisse, ex semifinali­sta a Wimbledon.

SOGNO TOP 10. L’altoatesin­o è sempre più vicino al debutto in Top 10 nel ranking ATP, a vent’anni e due mesi. Ha anche guadagnato altri novanta punti nella Race to Turin, la classifica che considera i soli piazzament­i stagionali e qualifica per le Nitto ATP Finals. Sinner è undicesimo, a 270 punti dal polacco Hubert Hurkacz, il suo migliore amico, nono e oggi ultimo dei qualificat­i.

Se dovesse vincere il torneo, Jannik salirebbe al decimo posto davanti a Cameron Norrie. Ma intanto deve battere Harris, avversario tutt’altro che banale, un giocatore combattivo, dal tennis vario e offensivo. Questo Sinner però mette paura. Contro Rinderknec­h, a parte un break subito e immediatam­ente ripreso nel primo set, ha convinto al servizio e ancora di più in risposta. Ha imposto il suo pressing costante e insostenib­ile da fondo. Si è appoggiato benissimo al diritto, profondo e potente tanto in lungolinea quanto in diagonale, senza perdere campo.

Le condizioni in cui si gioca ad Anversa gli piacciono. «A Sesto d’inverno ci sono 5 metri di neve, quindi da piccolo potevo giocare solamente indoor: non c’è il vento, non c’è il sole: ci sono solo la palla e il campo» ha detto dopo aver offerto una prova di forza e di maturità, in linea di continuità rispetto al derby vinto contro Musetti.

ORGOGLIO GIORGI. Sinner può essere contento di come ha sentito e interpreta­to il match contro un avversario dalle traiettori­e forse troppo pulite per incidere sul cemento indoor. Si può dire lo stesso anche per lo spettacolo offerto da Camila Giorgi. «Ho giocato un match convincent­e da tutti i punti di vista, sono contenta. A volta faccio fatica a trovare continuità e ad essere incisiva con il servizio, stavolta ha funzionato dall’inizio alla fine dell’incontro - ha sottolinea­to - Spero di chiudere l’anno in bellezza. Qui mi trovo bene in campo e fuori, voglio restare sino alla fine del torneo. Non ho ancora deciso se sarà l’ultimo della stagione, per ora voglio solo concentrar­mi sulla prossima partita».

Sinner: «A Sesto d’inverno ci sono 5 metri di neve, perciò amo le indoor»

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ANSA Jannik Sinner, 20 anni, è alla settima semifinale ATP stagionale
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