Corriere dello Sport

Ganna ci resta di bronzo

Altre tre medaglie ma il nostro numero uno chiude al terzo posto Milan, finale e splendido argento Filippo si “distrae” in semifinale

- Di Giorgio Coluccia

«Ora mi attendono Creta, alcuni giorni a casa, poi riparto e me ne vado alle Maldive. Non cercatemi, spegnerò il telefono». Filippo Ganna si congeda così da un 2021 straordina­rio. Le sue parole arrivano poco dopo l’ennesima medaglia messa al collo. Sette in un anno, per l’esattezza. Quattro d’oro, una d’argento e due di bronzo tra Olimpiade, Mondiale ed Europeo. E pazienza se l’ultimo sforzo di una stagione infinita, ossia l’inseguimen­to individual­e a Roubaix, gli è valso solo il terzo gradino del podio iridato, facendo sfumare il pokerissim­o di titoli in questa specialità.

«Al mattino ha avuto un blackout - ha spiegato il c.t. Villa - Era quasi bloccato. Il primo giro lo ha tagliato fuori dalla finale, senza dimenticar­e che era reduce dalle fatiche con il quartetto e da un relax fisiologic­o dopo l’ennesimo oro. È umano anche lui, ha concluso una stagione incredibil­e».

Il fuoriclass­e piemontese non è riuscito a difendere il titolo, ha mancato la finalissim­a e in serata ha sfogato tutta la sua rabbia agonistica nell’uno contro uno per il bronzo con lo svizzero Imhof, già doppiato dopo soli 2375 metri sui quattro chilometri

complessiv­i. Nonostante la medaglia ha scosso il capo. Perché i campioni sono anzitutto insaziabil­i. «Volevo provare l’assalto al record del mondo - ha spiegato il venticinqu­enne di Verbania - Però le gambe erano quelle che erano, forse dovevo partire più tranquillo e tenere l’avversario nel mirino come riferiment­o. Allo stesso tempo volevo a tutti i costi la medaglia e non sono riuscito a rallentare la pedalata».

L’oro è andato all’americano Ashton Lambie, temibiliss­imo avversario nonché detentore del record in pista sui quattro chilometri. Nulla da fare per il ventunenne Jonathan Milan (4’05’’060 contro 4’06’’149), in grado di tenergli testa solo per il primo giro prima di “accontenta­rsi” di un argento che fa ben sperare in vista del futuro. «È un altro piccolo tassello che si aggiunge al mio carico di esperienza - ha affermato il friulano - Non mi aspettavo di entrare in finale, poi Lambie è un’icona per tutti e sono orgoglioso di essere arrivato fino a questo livello».

Dopo tre giorni di gare, con sette medaglie totali, l’Italia è ancora in testa al medagliere davanti a Olanda e Germania. La giornata di ieri si è chiusa con il bronzo nell’Omnium di Elisa Balsamo, all’ottava medaglia iridata tra strada e pista. In una gara dominata dalla britannica Archibald (in grado di vincere scratch, gara a tempo ed eliminazio­ne), la cuneese si è fatta sorprender­e a una dozzina di giri dal termine dalla belga Kopecky. Rammarico, ma fino a un certo punto come spiegato nel dopo gara: «Questa è una specialità olimpica, il podio mi fa ben sperare. Per adesso va bene così, posso ancora crescere e puntare più in alto».

«Ora non cercatemi vado alle Maldive» Balsamo è terza nell’omniun

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ANSA Il friulano Jonathan Milan, 21 anni, alla prima medaglia mondiale individual­e della sua carriera
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ANSA Filippo Ganna (25) ha vinto la finale per il terzo posto

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