Corriere dello Sport

Allegri nasconde la Juve «Nerazzurri favoriti»

Il tecnico bianconero scarica la tensione dai suoi indicando l’Inter come la squadra da battere Però chiede il massimo «Non è una sfida decisiva, noi puntiamo ad essere lassù a marzo Nella ricerca della continuità servirà sfruttare tutte le occasioni»

- Di Filippo Bonsignore TORINO

Obiettivo Settebello. La Juve vuole dare un senso ancora più compiuto alla rinascita e mettere il punto esclamativ­o sul suo ritorno ad alti livelli nella notte che, come la storia insegna, non è mai come tutte le altre. San Siro torna a splendere e a bollire di passione per il derby d’Italia e allora non c’è occasione migliore per i bianconeri per fare un passo ulteriore verso le zone di classifica tradiziona­lmente abitate. La Signora ha cambiato passo, dopo l’inizio choc di stagione, e ha messo in fila sei successi consecutiv­i tra campionato e Champions League. In Europa, addirittur­a, la qualificaz­ione agli ottavi è già in ghiaccio e il percorso netto fin qui compiuto consente di concentrar­si sulla rimonta scudetto. Che passa, inevitabil­mente, dal bivio Inter. «Non sarà una partita decisiva - assicura Massimilia­no Allegri -, perchè ce ne sono ancora tante da giocare e c’è tempo per recuperare. E’ impossibil­e che si vinca o si perda un campionato per una partita. Piuttosto bisogna cercare di dare continuità e di fare una bella prova. Un risultato positivo ci permettere­bbe di fare un salto in avanti e di allungare la striscia positiva; ai fini della classifica era molto più decisiva quella con la Roma». Lo scenario è diverso, quindi, secondo l’allenatore bianconero, rispetto ad un mese fa, alla vigilia della sfida con il Milan, quando Max sottolineò che i rossoneri avrebbero potuto infliggere il colpo del ko alla Juve, pur essendo ancora all’alba del campionato.

KILLER. Lo snodo, in ogni caso, è ugualmente fondamenta­le e quindi Allegri rilancia alla ricerca della settima meraviglia: «Dobbiamo essere dei killer». Tradotto: sfruttare al massimo ogni opportunit­à, proprio come appena fatto a San Pietroburg­o, con Kulusevski che ha regalato tre punti fondamenta­li in una serata non scintillan­te. «Servirà - aggiunge l’allenatore - grande attenzione difensiva, bisognerà giocare bene tecnicamen­te e al tempo stesso battagliar­e sul piano fisico, essere lucidi ed essere dei killer quando avremo la palla. L’Inter è ancora la squadra più forte ed è la favorita per lo scudetto ma le stagioni si decidono da marzo e noi dovremo esserci. Poi, alla sosta di novembre, vedremo quanto avremo rosicchiat­o e valuteremo il prossimo step». Di buono, dalla Russia, Max si è portato via, oltre al risultato, l’incisività dei cambi: «Chi entra, deve farlo con la testa giusta, aiutare la squadra e mettersi a disposizio­ne. Ora, con cinque sostituzio­ni, le partite cambiano al 70’». A San Pietroburg­o, però, si è visto ancora ciò che Allegri non vuole vedere, gli errori tecnici: «Non è che la Juve vada in difficoltà quando deve fare la partita; il fatto è che sbagliamo alcune cose che non dovremmo sbagliare. Il calcio è molto semplice: bisogna smarcarsi, stoppare bene la palla e passarla altrettant­o bene. Per cui bisogna essere sempre ben concentrat­i. In allenament­o lavoriamo per non sbagliare neanche una palla, anche se ovviamente è impossibil­e farlo. Però dobbiamo evitare errori che non vanno fatti». Così da cavalcare l’onda del periodo positivo per allungarlo il più possibile. «Ci saranno quasi 60 mila spettatori, sarà una bella serata e cercheremo di farla diventare ancora più bella per noi cercando di fare risultato - rileva il tecnico -. Dopo due anni, per me sarà emozionant­e perché si allena e si gioca per questo tipo di sfide, che sono belle da vivere e che hanno il vantaggio che si preparano da sole». Nel biennio lontano dal calcio, Max avrebbe potuto anche sedersi sulla panchina interista: «E’ passata tanta acqua sotto ai ponti, mi hanno accostato a tante squadre. Ho fatto la scelta di tornare alla Juventus e sono molto felice di questo». E adesso cerca il Settebello.

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 ?? GETTY ?? Max Allegri (54 anni) è arrivato a 6 successi consecutiv­i Alle sue spalle Mattia De Sciglio, 29 anni: autore di prestazion­i super, è uno dei simboli della rimonta Juve
GETTY Max Allegri (54 anni) è arrivato a 6 successi consecutiv­i Alle sue spalle Mattia De Sciglio, 29 anni: autore di prestazion­i super, è uno dei simboli della rimonta Juve

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