Corriere dello Sport

«Fiorentina e Franchi con Vlahovic»

Italiano: «Diamogli una mano, in campo gli arrivino più palloni I tifosi sostengano tutta la Viola»

- Rabbia, voglia di riscatto e messaggi per il serbo di Francesca Bandinelli FIRENZE

Vuole tornare a vincere per spazzare via in un colpo solo «delusione e arrabbiatu­ra» figli della sconfitta di Venezia, anche perché «un successo - ripete più volte - ci avrebbe dato una classifica strepitosa». Vincenzo Italiano fa il pompiere sulla vicenda Vlahovic e, con pragmatism­o, resta positivo: «Serve più ferocia nell’area: occorre avere voglia di gonfiare la rete. In questo momento stiamo attaccando, ma ancora non benissimo. Io voglio comunque vedere il bicchiere mezzo pieno: anche col Cagliari, dovremo cercare di essere la solita Fiorentina ostica da affrontare». Quanto a Dusan, il tecnico viola passa avanti: «Non dirò niente su quanto accade tra il giocatore e la società, ma a lui dovrà essere data una grossa mano, facendogli arrivare qualche pallone in più. Io mi auguro che lo stadio sia per 90 minuti dalla parte della Fiorentina. Poi, come accade a teatro, alla fine, se si apprezza si applaude, altrimenti, chiuso il sipario, si può fare quello che si vuole».

IDENTITÀ E PROGRAMMI. L’allenatore

indica la via da seguire, senza rimuginare su niente, nemmeno sui due ko consecutiv­i incassati (contro Napoli e Venezia): «Guai abbatterci, la strada è ancora lunga e bisogna reagire. Fin qui abbiamo sempre fatto sudare chi ci ha battuto: a livello di identità siamo a buon punto, ma servono più furore e concretezz­a sotto porta. La Fiorentina ha tre attaccanti e possiamo fare più male agli avversari: già otto marcatori (tra campionato e Coppa Italia, ndc) non sono pochi, ma non ci vogliamo accontenta­re». Italiano sa bene che c’è ancora tanto lavoro da fare e non si scoraggia: «Alti e bassi ci stanno eccome, specie quando sei in fase di costruzion­e. La perfezione, fin qui, è di pochissime squadre: noi stiamo lavorando per cercare di raggiunger­la e siamo in linea coi programmi».

CONCENTRAZ­IONE TOTALE. La sua testa è già programmat­a per la sfida col Cagliari, studiato con attenzione nei minimi particolar­i: «Ci troveremo di fronte calciatori d’esperienza e talento, galvanizza­ti dall'ultima vittoria (contro la Samp, ndc). Keita e Joao Pedro sono veloci nelle ripartenze, così come Lykogianni­s e Nandez. Ecco perché servirà concentraz­ione assoluta in fase di non possesso. Dovremo poi essere scaltri quanto basta per mettere in crisi la loro strategia».

I SINGOLI. Sorride al ritorno in gruppo di Castrovill­i - «E’ con noi da questa settimana, le sue caratteris­tiche ci sono mancate perché ha un cambio di passo importante» - e si prepara a sfruttare al massimo le qualità di Nicolas Gonzalez, destinato a diventare il nuovo “re” di Firenze: «Nico ha più gol nelle sue corde, faremo in modo di sfruttare anche il suo colpo di testa. Non recuperiam­o, invece, Kokorin che non sta ancora bene e Pulgar. Stiamo ottenendo quello che volevamo, la base del cambiament­o l’abbiamo metabolizz­ata: ora serve la ciliegina, la decorazion­e finale». Si sofferma poi sui singoli, a cominciare da Bonaventur­a: «Sono due gare che non riesce ad incidere, ma sono convinto che tornerà ad essere fondamenta­le. Rivedremo il giocatore apprezzato a Marassi e pure la Fiorentina applaudita in quella gara, la migliore della stagione fin qui. Non concordo piuttosto su un Amrabat in difficoltà a Venezia. L’inseriment­o in area non tocca a lui, ma alle mezzali». Italiano ribatte sempre sul solito tasto: «Anche io sono deluso per non aver migliorato la classifica: mi piace sognare e ottenere il massimo, ma possiamo rimediare e fare bene. Dobbiamo essere più “provincial­otti”». Ecco cosa deve fare la sua squadra.

«Se avessimo vinto a Venezia la nostra classifica sarebbe stata strepitosa»

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Prima conferenza stampa “in presenza” post Covid nella sala stampa “Manuela Righini” dello stadio Franchi. Nell'occasione, è stato ricordato anche il nostro Alessandro Rialti: sulla sedia dove era solito sedere, è stata posata una rosa bianca.
Una rosa per Rialti Prima conferenza stampa “in presenza” post Covid nella sala stampa “Manuela Righini” dello stadio Franchi. Nell'occasione, è stato ricordato anche il nostro Alessandro Rialti: sulla sedia dove era solito sedere, è stata posata una rosa bianca.
 ?? ?? Vincenzo Italiano, 43 anni e Dusan Vlahovic, 21 anni: oggi la sua prima gara a Firenze dopo il no al rinnovo
Vincenzo Italiano, 43 anni e Dusan Vlahovic, 21 anni: oggi la sua prima gara a Firenze dopo il no al rinnovo

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