«Non danneggiamo la squadra I tifosi devono sostenere Dusan»
Intanto il sindaco Nardella media per far incontrare Koulibaly e chi lo insultò con la frase razzista
FIRENZE - Oggi l’ultima parola in merito al “caso” Valhovic sarà quella dello Stadio Franchi. Quella col Cagliari è la prima gara interna della Fiorentina dopo che il presidente Commisso, all’indomani della sconfitta col Napoli, ha reso partecipe la città dello stop alla trattativa. Ieri, a prendere parola, con un post social è stato Filippo Pucci, presidente dell’Associazione Centro di Coordinamento Viola Club: «In merito al comportamento del giocatori - si legge - penso che tutti i tifosi siano concordi nel definirlo almeno scorretto ed opportunista. Finché vestirà la maglia viola, però, dobbiamo pretendere il massimo dell’impegno. Non dobbiamo, facendo emergere il nostro disappunto, danneggiare la Fiorentina perché la squadra in questo momento ha bisogno anche di lui. Sosteniamola e mettiamo da parte l’ovvio per tutta la partita, perché come dicevano grandi tifosi viola come Mario Fantechi e Mario Ciuffi “gli uomini passano, la Fiorentina riomane”».
Oggi saranno gli oltre ventimila presenti sugli spalti - compresi gli ultrà in Curva Fiesole, con striscioni e vessilli - a scegliere la strategia migliore da adottare fin dall’inizio, quando cioè lo speaker darà lettura delle formazioni. Sono stati staccati poco meno di undicimila abbonamenti per le gare interne (compreso il sedicesimo
di Coppa Italia contro il Benevento) in programma da qui alla fine dell’anno solare, mentre la vendita dei tagliandi per la singola partita saranno acquistabili fino a prima del fischio d’inizio, anche presso la biglietteria ufficiale. Come sempre, per accedere allo stadio servirà esibire il green pass.
L’INCONTRO. Sarà il sindaco di Firenze Dario Nardella a farsi promotore dell’incontro tra Kalidou Koulibaly e il giovane tifoso che lo apostrofò con un’offesa razzista. «Sono felice della disponibilità del giocatore - ha detto ieri il primo cittadino a margine di un evento -. Abbiamo instaurato dei contatti anche col suo legale: confido nella possibilità di organizzare questo appuntamento. Sarebbe importante per il calcio italiano e per i giovani. Ringrazio Fiorentina e Napoli che hanno sempre mandato segnali di impegno sul fronte della lotta contro le discriminazioni».
L’ULTIMO SALUTO. Ieri, intanto, si è celebrato il funerale di Giampaolo Gavioli, che per 35 anni è stato tra i proprietari del Bar Marisa, lo storico punto di ritrovo dei tifosi viola. L’affetto degli amici di una vita, con una immancabile sciarpa viola anche sul feretro, si è stretto attorno alla moglie Sandra e ai figli, Sara e Luca.
Il primo cittadino: «Il calciatore ha detto sì, sarebbe importante per tutti»