Mazzarri: Avanti, Cagliari ma ora è vietato illudersi
«La vittoria sulla Samp ci dà forza Non consideriamoci invincibili In casa la Viola funziona, eccome»
«Non mi fido di una Fiorentina che in casa ha fatto pochi punti». Il successo ottenuto domenica scorsa, il primo della sua gestione, ha avuto l’effetto di ridare entusiasmo al Cagliari di Walter Mazzarri ma il tecnico rossoblù non si fida affatto di una gara insidiosa come quella del Franchi. Il fatto che i viola abbiano ottenuto sul terreno amico appena tre punti non deve, infatti, ingannare sul reale valore di una squadra che darà battaglia per cercare di vincere, ma la compagine isolana dovrà proprio ribattere colpo su colpo per evitare di farsi trovare impreparata.
«Credo sia un dato casuale che non abbiano fatto tanti punti in casa anche perché per esempio hanno fatto una grande partita contro l’Inter ma non hanno raccolto nulla. E poi ora riapre la curva e conoscendo il pubblico di Firenze, la Fiesole sarà l’anima di questa squadra e rappresenterà un valore aggiunto rispetto al recente passato». La partita sarà in salita ma per Mazzarri è difficile riuscire a immaginarne una facile in questo campionato di serie A così competitivo. E allora l’aspetto più
SFIDA DI NERVI.
importante sarà quello di aver ritrovato un Cagliari che ha di nuovo voglia di combattere per chiamarsi fuori dalle difficoltà e che, rassicurato dal primo successo stagionale, possa cercare con grande intensità la strada della continuità. «Noi, infatti, dobbiamo solo pensare a fare qualche step in più nella strada della crescita, senza badare troppo all’avversario che ci troviamo di fronte. Dobbiamo fare il nostro calcio, mettere in campo i nuovi meccanismi che abbiamo provato in settimana, sia quando abbiamo la palla che nelle transizioni, essendo più fluidi ed evitando gli errori di misura».
«Sono comunque curioso, ho visto che la squadra inizia a capire le nuove idee»
«Certo, perdere Dalbert e Godin... Io confido in tutti: hanno fatto bene»
I PROGRESSI. I progressi ci sono stati ma per capire se la settimana di lavoro dopo i tre punti messi in cassaforte contro i blucerchiati ha dato i suoi frutti, sarà necessario attendere il novantesimo della partita di oggi.
LE ASSENZE. Alla quale il Cagliari arriva con una nuova importante defezione, quella di Godin che, insieme a Oliva, è finito nella lista degli indisponibili. «Non voglio lamentarmi - ha subito messo le mani avanti il tecnico isolano - perché chi fa l’allenatore deve motivare tutti. Certo che abbiamo perso prima Dalbert all’inizio della scorsa gara e ora Godin. Però confido nel fatto che i ragazzi che hanno lavorato bene in questi giorni, mi diano le conferme che cerco. Dobbiamo iniziare ad essere sempre più squadra e interpretare meglio le fasi di gioco. A volte facciamo bene una cosa ma ne sbagliamo un’altra, ma io voglio una squadra che, senza blackout, sia capace di stare sul pezzo per novantacinque minuti». Scelte blindate per non dare nemmeno il minimo vantaggio agli avversari e massima riservatezza su nomi e modulo da utilizzare. «Ho un’idea ma non voglio dare troppe indicazioni. Piuttosto, sono curioso anche io perché credo che i ragazzi stiano bene e stiano iniziando a seguirmi, anche non è detto che gli automatismi arrivino subito. L’importante è non cadere nell’errore di pensare che la vittoria sulla Sampdoria ci abbia fatto diventare forti e invincibili. Vincere aiuta a vincere? Io vivo di risultati e questi ti fanno lavorare con maggiore serenità, ma non commettiamo l’errore di fermarci proprio ora».