Triplo Sassuolo Berardi incanta
Okereke illude Zanetti. L’azzurro pareggia dopo 5’ poi l’autorete di Henry e il primo gol in A di Frattesi
Dionisi respira, quel che ci voleva per rilanciare il Sassuolo confermando che gli emiliani quando affrontano al Mapei Stadium una neopromossa, come il Venezia, vincono quasi sempre (5 successi e un pari) e stavolta nel primo confronto coi lagunari tra Serie A, B e Coppa Italia. Il tecnico neroverde ritrova il suo passato (quanti abbracci davanti la panchina ospite prima di cominciare) e si prende tutto alla distanza in rimonta, con il passaggio al 4-3-3 per l'ingresso di Traore, dopo aver corso qualche rischio nel primo tempo e sul 3-1. Il Venezia, che da 22 anni non batte in A una squadra dell'Emilia Romagna, s'illude e paga la qualità superiore degli avversari e la vulnerabilità accentuata dalle assenze.
ASSI NELLA MANICA. Ce ne vuole per prendere le misure, così per un po' fanno notizia gli infortuni di Busio nel contrasto in avvio con Scamacca (zoppica, stringe i denti e non rientra nella ripresa) e di Djuricic che si arrende per un problema muscolare portando al cambio di modulo. Ci scappa anche una protesta neroverde dopo 16' sull'imbucata di Berardi in profondità per Raspadori che finisce a terra. Il colpo di testa di Henry fa tremare il Sassuolo (28') e Dionisi si rende conto che qualcosa in difesa va registrato e serve far girare meglio la palla sulla trequarti, mentre Zanetti si aspetta maggiore cattiveria dai suoi negli ultimi 20 metri. Okereke lascia il segno sulla palla in verticale perfetta di Ampadu sulla sinistra per Henry che innesca il compagno bravo a liberarsi per il destro a giro. Per l'attaccante in prestito dal Bruges è il secondo gol in campionato dopo il precedente a Empoli. Dura poco, però, visto che Traore lascia a Berardi il pezzo di bravura che rimette subito in carreggiata il Sassuolo.
IL RIBALTONE. Mimmo ha i colpi, si sa, e questo è splendido perché al limite si accompagna la palla cercando il varco per colpire di sinistro, con Romero sorpreso poiché se la ritrova sotto. Per Berardi 4 gol e la striscia di 7 con 2 assist nelle ultime 8 gare contro le neopromosse. Gli emiliani potrebbero sorpassare prima del riposo (Romero salva Berardi), ma rischiano grosso perché Consigli deve salvare su Okereke. Dionisi chiede di meglio negli spogliatoi e l'ottiene al rientro. Scamacca manda l'avviso costringendo Haps al calcio d'angolo, che Traore calcia da sinistra sul primo palo con Henry che di testa, per anticipare Ferrari, gira nella propria porta. L'ultimo
del Venezia a fare autogol in A era stato Filippo Maniero nel 2000. Zanetti cambia potenziando l'attacco con Kiyine che scala in mediana, ma c'è lavoro per Romero decisivo su Berardi (19').
PRIMO GOL IN A. Il Sassuolo capisce che può chiuderla e ci riesce. Si prende la scena Davide Frattesi, che ha compiuto 22 anni lo scorso 22 settembre e si regala il primo gol in Serie A alla nona presenza, oltre a essere questa la prima rete neroverde non di una punta. Il centrocampista ha personalità e si vede quando chiude la gara ricevendo nel corridoio ideale il pallone di Raspadori per presentarsi davanti a Romero. Non smette di giocare il Venezia che segna due volte con Forte, ma in fuorigioco, e nel finale vede il colpo di testa di Ceccaroni salvato da Muldur sulla linea. Al Sassuolo passa lo spavento.