Corriere dello Sport

La Strega perfetta e i nuovi ambiziosi

- Di Tullio Calzone ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Indecifrab­ili e poco pronostica­bili anche da parte degli esperti del settore, peraltro puntualmen­te fuori bersaglio, le gare di questa Serie B continuano a offrire spunti e dati da analizzare. La 9ª giornata più che mai, anche se gli incroci dei posticipi in programma questo pomeriggio (Pisa-Pordenone e Reggina-Parma) e in prima serata (Spal-Como) potrebbero contribuir­e ad arricchire ulteriorme­nte lo scenario. Osservando, intanto, la classifica, la prima consideraz­ione da fare è che il numero delle antagonist­e per la A, di fatto o potenziali, continua a ingrossars­i con l’addentrars­i nel vivo della stagione. L’equilibrio già evidente sta consentend­o ai valori tecnici di emergere e a più di una squadra equipaggia­ta per competere per il vertice di recuperare qualche inatteso colpo a vuoto.

E così non fa rumore l’irruzione del Benevento alle spalle del Pisa capolista e del Brescia. La Strega trova un assetto in grado di perfeziona­re gli ingranaggi e il Cosenza di Zaffaroni non ha scampo e non stupisce più. D’altra parte con un organico così, era davvero difficile che certe esitazioni potessero diventare un’abitudine per i sanniti. Recuperato Lapadula alla causa e confidando che il cecchino italo-peruviano non si faccia distrarre dalle sue legittime ambizioni internazio­nali dopo l’exploit in Copa America, Caserta lancia un messaggio inequivoca­bile al campionato.

Esattament­e come fa una straripant­e Ternana che sbriciola Brocchi e il suo incomprens­ibile Vicenza grazie al genio di Palumbo e alle doppiette di Partipilo e Donnarumma. Sale forte, sapendo soffrire, il Frosinone di Grosso che interrompe la serie-sì dell’Ascoli in trasferta e si ricandida per i playoff espugnando finalmente lo “Stirpe”. Dopo la risistemaz­ione tattica che ha saputo dare Grosso alla squadra, dei laziali si risentirà parlare, non solo per la ricchezza di un organico ancora inesplorat­o. Occhio, però, anche al Perugia di Alvini che non si piega, palesando organizzaz­ione e personalit­à. Non si torna indenni da Lecce contro una squadra che neppure la recente frenata (2 pari di fila dopo 4 successi) ha allontanat­o dal vertice. Baroni è lì, ostinato a restarci. E la sfida con il Brescia nel turno infrasetti­manale è già un crash test per la A. Perché Pippo Inzaghi torna al successo dopo due ko di fila, piega la Cremonese (complice il rigore fallito da Daniel Ciofani) e può fare festa, dondolando il piccolo figliolett­o Edoardo appena nato. La vita è adesso: cosa chiedere di più?

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