La Strega perfetta e i nuovi ambiziosi
Indecifrabili e poco pronosticabili anche da parte degli esperti del settore, peraltro puntualmente fuori bersaglio, le gare di questa Serie B continuano a offrire spunti e dati da analizzare. La 9ª giornata più che mai, anche se gli incroci dei posticipi in programma questo pomeriggio (Pisa-Pordenone e Reggina-Parma) e in prima serata (Spal-Como) potrebbero contribuire ad arricchire ulteriormente lo scenario. Osservando, intanto, la classifica, la prima considerazione da fare è che il numero delle antagoniste per la A, di fatto o potenziali, continua a ingrossarsi con l’addentrarsi nel vivo della stagione. L’equilibrio già evidente sta consentendo ai valori tecnici di emergere e a più di una squadra equipaggiata per competere per il vertice di recuperare qualche inatteso colpo a vuoto.
E così non fa rumore l’irruzione del Benevento alle spalle del Pisa capolista e del Brescia. La Strega trova un assetto in grado di perfezionare gli ingranaggi e il Cosenza di Zaffaroni non ha scampo e non stupisce più. D’altra parte con un organico così, era davvero difficile che certe esitazioni potessero diventare un’abitudine per i sanniti. Recuperato Lapadula alla causa e confidando che il cecchino italo-peruviano non si faccia distrarre dalle sue legittime ambizioni internazionali dopo l’exploit in Copa America, Caserta lancia un messaggio inequivocabile al campionato.
Esattamente come fa una straripante Ternana che sbriciola Brocchi e il suo incomprensibile Vicenza grazie al genio di Palumbo e alle doppiette di Partipilo e Donnarumma. Sale forte, sapendo soffrire, il Frosinone di Grosso che interrompe la serie-sì dell’Ascoli in trasferta e si ricandida per i playoff espugnando finalmente lo “Stirpe”. Dopo la risistemazione tattica che ha saputo dare Grosso alla squadra, dei laziali si risentirà parlare, non solo per la ricchezza di un organico ancora inesplorato. Occhio, però, anche al Perugia di Alvini che non si piega, palesando organizzazione e personalità. Non si torna indenni da Lecce contro una squadra che neppure la recente frenata (2 pari di fila dopo 4 successi) ha allontanato dal vertice. Baroni è lì, ostinato a restarci. E la sfida con il Brescia nel turno infrasettimanale è già un crash test per la A. Perché Pippo Inzaghi torna al successo dopo due ko di fila, piega la Cremonese (complice il rigore fallito da Daniel Ciofani) e può fare festa, dondolando il piccolo figlioletto Edoardo appena nato. La vita è adesso: cosa chiedere di più?