Il Perugia è caparbio Il Lecce non passa
S’allunga la serie positiva del Grifo indenne al Via del Mare Alvini resiste alle incursioni di Baroni e centra un pari d’oro
LECCE PERUGIA 0 0
LECCE (4-3-3): Gabriel 6; Gendrey 6,5 Tuia 6,5 (27’ st Meccariello 6,5) Lucioni 6,5 Barreca 7 (36’ st Paganini sv); Majer 6 Hjulmand 6 Gargiulo 6,5; Strefezza 6 (19’ st Listowski 5) Coda 5,5 (19’ st Rodriguez 5) Di Mariano 6 (19’ st Olivieri 5). A disp.: Bleve, Bjarnason, Bjorkengren, Gallo, Blin, Calabresi, Dermaku. All.: Baroni 5,5. PERUGIA (3-4-1-2): Chichizola 6; Sgarbi 6,5 Angella 6 Dell’Orco 6,5; Ferrarini 6,5 (18’ st Rosi 6) Segre 6 (1’ st Vanbaleghem 6) Santoro 6,5 (41’ st Ghion sv) Falzerano 7; Kouan 6,5; De Luca 5,5 (1’ st Murano 6) Carretta 5,5 (24’ st Matos 5,5). A disp.: Fulignati, Moro, Righetti, Gyabuaa, Murgia, Curado, Zanandrea. All.: Alvini 6,5. ARBITRO: Giua di Olbia 6,5. Guardalinee: Vecchi e Gualtieri. Quarto uomo: Luongo. Var: Paterna. Avar: Muto. AMMONITI: Angella (P), Listowski, Meccariello e Rodriguez (L). NOTE: Spettatori 6.665, incasso 78.907 €. Angoli 5-5. Rec.: pt 2’, st 4’.
LECCE
Il bunker del Perugia si conferma anche contro l’attacco raffica del Lecce e conclude la quinta trasferta senza incassare reti. Non solo: la formazione umbra si conferma bestia nera del Lecce al “Via del mare” dove ha perduto solo due volte, l’ultima addirittura qualcosa come 73 anni fa.
LA GARA. La squadra di Baroni le ha tentate tutte specie nel primo tempo quando ha praticamente chiuso nella propria metà campo la squadra ospite, abile a difendersi con ordine. Gli attacchi dei locali, trascinati soprattutto da Strefezza e Di Mariano, non hanno trovato lo sbocco conclusivo al centro e, pur rischiando le vertigini per i tanti palloni che gli fiondavano davanti ed affianco, il portiere del Perugia non ha dovuto fare gli straordinari. Il Lecce ha trovato raramente lo specchio della porta: Di Mariano e Majer (7’ e 44’) non hanno
avuto fortuna con due conclusioni di testa a fil di palo e Coda è incappato in una di quelle giornate nel quale va tutto storto con palloni agganciati male nell’ultimo tocco o partenze prive della solita rapidità. Al suo attivo il rammarico per la traversa colpita al 5’ st di testa su cross di Strefezza.
RIPRESA. Il Perugia nella ripresa ha alzando in parte il baricentro, ma sul piano delle conclusioni ha trovato solo qualche tiro fuori bresaglio di Segre, Kouan e Falzerano.
Baroni poi ha tentato il tutto per tutto cambiando il trio d’attacco ma la gara, pur restando ad alto livello agonistico, era diventata ormai un duello all’arma bianca nel quale i nuovi entrati hanno potuto poco anzi nulla. Il Lecce comunque ottiene l’ottavo risultato utile di fila, anche se il suo attacco raffica resta a secco (era accaduto solo due altre volte), il Perugia conferma di non essere una meteora grazie anche alla sua difesa di ferro.