BAGNAIA-JET «IO CI CREDO»
Quarta pole consecutiva per il torinese in una prima fila tutta Ducati (Marini terzo) Risale dalla Q1 e sulla pista del SIC («Avrei voluto conoscerlo») punta a prolungare il suo sogno mondiale Crisi Quartararo sul bagnato (13°)
Le Frecce Tricolori si esibiscono oggi sul cielo di Misano, prima del via del GP del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna. Ma in realtà c’è stato un antipasto, non tanto in occasione del volo di “allenamento” di due jet venerdì pomeriggio, ma ieri con la Ducati, che per la prima volta ha monopolizzato la prima fila della MotoGP, in una griglia che sembra disegnata in prima persona da “Pecco” Bagnaia. Perché accanto al torinese, alla quarta pole position consecutiva, scattano l’odierno compagno di team Jack Miller e l’ultimo, Luca Marini, al fianco di Bagnaia nell’anno del titolo in Moto2. Fabio Quartararo, invece, è soltanto 13° in griglia, dopo l’ennesima giornata da naufragio sull’asfalto bagnato.
PRESSIONE. Il divario di 52 punti tra Bagnaia e Quartararo genera una gara, la terz’ultima stagionale, senza compromessi: Pecco deve vincere sulla pista preferita - dove trionfò già un mese fa - per ridurre il gap dal pilota Yamaha e riaprire la corsa al titolo. «Io non smetto di crederci» è stato il suo mantra per tutto il weekend. Ma al tempo stesso Pecco non può permettersi errori, perché con uno “zero” consegnerebbe il titolo al rivale. La pressione è sullo stesso Quartararo, che ha fallito le prove, lui che invece è uno specialista del giro secco. Il francese non ha citato la pressione per giustificare il risultato di ieri, ma ne ha parlato in “ottica gara”: «Non ho sofferto la pressione in qualifica. Ma non voglio che il box mi segnali la posizione di Bagnaia, non farebbe che aumentare il peso». Di certo, il 22enne di Nizza parte con i piedi per terra: «Se non succede niente di particolare, cercherò di chiudere il discorso-titolo a Portimão».
CI PENSO IO. La forma di Bagnaia e l’amore per il circuito romagnolo hanno permesso al ducatista di mantenere la promessa fatta all’a.d. Claudio Domenicali («Ci siamo visti a pranzo e Pecco mi ha detto: “Ci penso io!”) e trasformare una potenziale imboscata, cioè la presenza nella Q1, nel segreto della pole: «Con condizioni così particolari - ha detto Bagnaia, descrivendo un asfalto non pienamente asciutto nei due turni di qualifica - compiere più giri mi ha permesso di capire meglio la pista e identificare i tratti in cui era possibile rischiare. In Q1 tanti piloti mi sono venuti dietro, all’uscita dai box: sul momento volevo farli passare, ma poi ho capito che “trainandoli” avrei potuto eliminare Quartararo».
Detto, fatto. A conferma di uno stato di grazia da campione vero, in una giornata caratterizzata dai campioni veri, con Giacomo
Agostini in pista per un’esibizione con la MV Agusta, l’olimpionico dell’alto Gianmarco Tamberi di nuovo ai box da tifoso, e ovviamente con il pensiero di tutti per Marco Simoncelli: «Non ho avuto la fortuna di conoscerlo - ha detto Bagnaia ma tutti hanno sempre parlato di Marco spendendo parole meravigliose. E allora questo deve avere un significato, mi sarebbe tanto piaciuto incontrarlo».
AUSILIO. Per esaltare Misano, proprio come un mese fa (quando centrò l’accoppiata pole-vittoria), Pecco cerca di seguire lo stesso canovaccio: scatto fulmineo e fuga immediata, con Jack Miller a coprirgli le spalle. L’australiano parte nuovamente a fianco del compagno di scuderia, incarnando un mix potenzialmente favorevole a Bagnaia: Miller è ben disposto a favorire il compagno, come ha fatto ad Austin, e corre per la Casa più attenta al gioco di squadra, pensando al Mondiale costruttori e in generale al risultato dell’azienda in tutti i campionati (non ultimo il MotoAmerica, dove può appro
dare Danilo Petrucci): «In realtà io non ho mai ricevuto ordini di scuderia - ha detto “Thriller” - però è chiaro che il buon senso è importante. Puntiamo a fare 1-2, e so benissimo che stare con Pecco a Misano è veramente complicato. Io darò il massimo, cercando di non fare cose stupide».
La fuga del torinese sembra l’ipotesi più probabile, dato che è previsto il ritorno dell’asfalto asciutto, che però può favorire anche la rimonta di Quartararo: «Non conosco la situazione psicologica di Fabio - ha concluso Bagnaia - e penso soltanto a me stesso. Devo semplicemente provare a vincere e su questa pista, dove mi sento così forte, so di avere una chance vera».