D’Amato, Lodadio e Maresca, quelli del poker
La chiamavano "estate", come se la magia dello sport italiano al vertice fosse un qualcosa di stagionale e limitato nel tempo. Ma è magico anche questo autunno nel quale gli azzurri e le azzurre continuano a vincere. La ginnastica ieri ha festeggiato 4 medaglie ai Mondiali in Giappone: l'oro di Bartolini nel corpo libero, il secondo posto di Asia D'Amato al volteggio e una doppietta da sogno agli anelli, dove Marco Lodadio si è confermato vicecampione del mondo e l'altro azzurro Salvatore Maresca si è preso il bronzo. A ringraziare le squadre guidate dai direttori tecnici Cocciaro (maschile) e Casella (femminile) ci ha pensato il presidente federale, Gherardo Tecchi: «Questa pioggia di medaglie è una cosa meravigliosa, ora siamo in vetta al mondo!».
D'AMATO. Quello di Asia D'Amato è un altro primato: sulla rincorsa dei 25 metri l'Italia non aveva mai portato a casa un argento iridato. La diciottenne di Genova, in forza alle Fiamme Oro, con i suoi 14.083 punti ha chiuso la gara alle spalle della campionessa brasiliana Rebecca Andrade (14.966), precedendo la russa Angelina Melnikova (13.966). D’Amato si era aggiudicata il bronzo a squadre
con le fate nel Mondiale di Stoccarda del 2019, mentre l'ultimo assolo era stato di Vanessa Ferrari, nel 2007, con il bronzo nell'all-around che la fece conoscere al mondo. «È un’emozione indescrivibile – ha dichiarato D'Amato - Volevo riscattarmi dalla gara fatta nell’all around e ci sono riuscita. I miei due salti li ho fatti bene, sono entrata decisa e il risultato è palese».
Ad attenderla fuori dal campo, in lacrime, la sorella gemella Alice, compagna in azzurro. Il loro è un legame fortissimo: a 11 anni hanno lasciato il quartiere Sant'Eusebio per trasferirsi a Brescia e inseguire il sogno di diventare delle grandi ginnaste.
ANELLI. È una storia di riscatto quella di Marco Lodadio, operato alla spalla prima di Tokyo, uscito con il morale sotto le scarpe dai Giochi e ripescato nella finale mondiale di ieri. È rientrato tra i migliori 8 per la rinuncia del cinese Zhang Boheng.
«Quando ho ricevuto la notizia ero al settimo cielo - le parole dell'aviere dell'Aeronautica - sono partito con la carica positiva e la voglia di fare bene. Bisogna esserci per potersela giocare fino alla fine e questo è quello che vorrei dire a tutti coloro che provano a fare dei percorsi che tante volte sembrano impossibili: la magia può arrivare».
Lodadio ha fatto registrare un punteggio di 14.866, alle spalle del cinese Lan Xingyu (15.200) e davanti all'altro azzurro Salvatore Maresca, pari merito con il russo Klimentev Grigorii a 14.833. «Un esordio Mondiale da brividi - ha dichiarato Maresca - fino a pochi mesi fa non avrei immaginato tutto questo. Ma a Basilea ho vinto un bronzo europeo e ho sentito la responsabilità di portare avanti la tradizione italiana all’anello».
Asia è argento nel volteggio. Agli anelli Marco vicecampione e Salvatore di bronzo