Salami si prepara ad altre due vite
Se lo sport è domesticazione della guerra, una battaglia regolamentata, resa incruenta, non esiste disciplina che riassuma il senso di vittoria e di sacrificio meglio della maratona.
L’edizione numero 35 della Venicemarathon incarnerà un po’ la storia, un po’ lo sport, un po’ il mondo che torna a muoversi. Inserita nel calendario internazionale di World Athetics e nel circuito Abbott World Marathon Majors, la gara rientra anche nel programma dei festeggiamenti per celebrare i 1600 anni dalla fondazione di Venezia e, con 10.000 iscritti (di cui circa 3.000 donne) fra il percorso classico da 42 km e la versione da 10 km, e 60 nazioni rappresentate, sarà prima di tutto un ritorno alla normalità.
E avrà tutta la suggestione di una prima volta per Marco Najibe Salami e Sofiia Yaremchuk, fra i più attesi ai nastri di partenza. Per i due portacolori dell’Esercito, infatti, sarà la prima maratona in carriera, e per Salami, mantovano di 36 anni con sangue spagnolo e marocchino, segnerà una vera e propria svolta nella carriera, dopo una vita da mezzofondista veloce e di siepi e un futuro in costruzione come coach delle nuove leve azzurre. «Mi sto formando come tecnico all’Esercito, corro la maratona per trovare un nuovo sbocco in questa seconda stagione della mia carriera, e per testare su di me quello che in futuro dovrò trasferire ai miei atleti» ha dichiarato Salami, che proprio per approfondire il suo percorso, tecnico ma anche fisico, si sta affiancando a un guru della lunga distanza come Piero Incalza, e che arriva a Venezia con un personale migliorato nella Half Maraton di Trento di inizio mese, dove ha fatto registrare 1h03’53”. Nel suo bagaglio, poi, c’è una scia di successi a livello giovanile e alcune medaglie pesanti, come il secondo posto nei 1500 agli Assoluti indoor nel 2008, una sfilza di secondi e terzi fra i 1500 e 3000 negli anni successivi, un terzo posto nei 5000 agli Assoluti del 2014 e l’oro a squadre in Coppa Europa 2016 con la Nazionale nei 10.000 (nono posto personale).
Sia per Salami che per la Yaremchuk (fresca di titolo italiano nei 10 km su strada), gli avversari a cui guardare più attentamente saranno i keniani Gilbert Kipleting Chumba, che a Venezia fu secondo nel 2019, e Anne Cheptanui Bererwe, che si presenta con un personale di 2h27’18”.
Il percorso della Venicemarathon parte da Stra e si sviluppa lungo la Riviera del Brenta. Due chilometri nel polmone verde di Parco San Giuliano (da dove avrà inizio la corsa da 10 km), poi si arriva al cuore di Venezia, con i leggendari 14 ponti, il giro d’onore di Piazza San Marco e l’arrivo in Riva Sette Martiri. Si potrà seguire la gara in diretta dalle 9.20 sul sito www.corrieredellosport.it e sui social di Venicemarathon.
L’azzurro debutta sulla maratona mentre studia già da coach dell’Esercito