Corriere dello Sport

Viviani un bronzo d’assalto

Elia rimonta e conquista il podio dell’Omnium. E ora tutto sull’Eliminazio­ne Oggi in pista per il titolo iridato «Questa medaglia mi dà morale»

- Di Giorgio Coluccia ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La grinta, il ruggito e la rimonta di Elia Viviani. Ancora un bronzo nell'Omnium, come all'Olimpiade. E oggi pomeriggio - con la voglia di spezzare un tabù che lo vede a secco di medaglie d’oro in una rassegna iridata da pistard - sarà impegnato nell’Eliminazio­ne, specialità su cui ha scelto di puntare tutto e che per questa occasione ha preferito alla Madison (oggi nelle mani di Consonni e Scartezzin­i, dalle 15). Il campione veronese proprio dieci anni fa piazzava il suo primo sigillo a un Mondiale su pista (argento nello scratch ad Apeldoorn), prima di “limitarsi” a un argento e un bronzo nel 2015 (madison e omnium) mancando l’assalto a un titolo iridato.

Ieri è uscito sulla lunga distanza nell'Omnium, salendo sul podio quando ormai tutto sembrava perso: «Ho avuto un blackout nell'eliminazio­ne perché non c'erano le gambe, ma a volte non servono solo quelle. La gara è stata molto simile a quella olimpica. Nella corsa a punti sono riuscito a portare a casa una bella medaglia, che mi darà morale».

La spedizione italiana era già entrata nella storia. Adesso il bottino conta otto medaglie, con il record del 2020 (sei) stracciato anzitempo. C’è di più, mai l’Italia aveva vinto tre ori in una sola edizione. Un successone per un movimento in forte crescita, soprattutt­o se si pensa che al Mondiale del 2014 gli azzurri avevano concluso senza alcun podio, fuori dal medagliere. Due anni dopo sono arrivati l’oro olimpico di Viviani e l’esplosione di Ganna.

E ieri nella penultima giornata di gare (oggi gli ultimi cinque titoli) il bottino stava anche per lievitare ulteriorme­nte. Il rammarico più grande se lo portano dietro Rachele Barbieri e Letizia Paternoste­r, quarte nella Madison a un solo misero punto dalla Gran Bretagna, che ha cristalliz­zato il bronzo con l’ultima volata decisiva. Per le due ragazze lacrime di delusione e lo stesso per Martina Alzini, quarta nell’Inseguimen­to individual­e contro la tedesca Kroger. La ventiquatt­renne lombarda si è consolata stabilendo il nuovo record italiano di specialità sui tre chilometri con un 3’26”328. Fuori dal podio anche Miriam Vece (quinta), che nei 500 metri a cronometro non è riuscita a difendere il bronzo iridato di un anno fa.

La giornata era cominciata male: al risveglio infatti lo staff azzurro aveva scoperto il furto di 22 bici Pinarello (12 da pista e 10 da strada), incluse quelle dorate del quartetto olimpionio e idirdato. Un colpaccio da quasi 400 mila euro.

Risultati Finali ieri: 500 mt D:

Friedrich (Ger), 2. Voinova (Rus), 3. Shmeleva (Rus); 5. VECE Madison D: 1. Olanda, 2. Francia, 3. Gran Bretagna, 4. ITALIA. Inseguimen­to individual­e D: 1. Brennauer (Ger), 2. Brausse (Ger), 3. Kroeger (Ger), 4. ALZINI.

Omnium U: 1. Hayter (Gbr), 2. Gate (Nze) 3. VIVIANI.

Le finali di oggi - Gara a punti D (alle 14, ZANARDI), Sprint U (alle 14.30), Keirin D (alle 16.20), Madison U (alle 15, CONSONNI e SCARTEZZIN­I), Eliminazio­ne U (alle 16.40, VIVIANI). Tv: diretta dalle 14.30 su Eurosport e Discovery+; dalle 15 su Rai Sport.

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ANSA Elia Viviani, 32 anni, sul podio dell’Omnium, come all’Olimpiade, qui accanto al nuovo iridato, il britannico Ethan Heyter, 23

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