NAPOLI SENZA SPINA DORSALE
Già da settembre si guardava con grande timore alle convocazioni di Camerun, Senegal e Nigeria e invece sono finiti out prima
La maledizione della Coppa è completa Il Napoli nello spazio di 11 giorni ha perso per infortunio tre uomini decisivi del suo schieramento Dopo Anguissa e Osimhen, a Reggio Emilia ko Koulibaly
La maledizione della Coppa d'Africa è completa: dopo Anguissa e Osimhen, s'è fermato anche Koulibaly. Arrivederci al 2022: distrazione di secondo grado al bicipite femorale sinistro e uno stop di 4-5 settimane. La spina dorsale del grande Napoli d'inizio stagione, una squadra bella e imprevedibile in fase offensiva e addirittura ermetica in fase difensiva, è andata in frantumi nello spazio di undici giorni: giù come i birilli i tre totem. Dalla notte del 21 novembre a San Siro con l'Inter a quella di mercoledì con il Sassuolo al Mapei di Reggio Emilia: tre colossi smarriti nello spazio di 150 chilometri. E pensare che ogni singolo abitante del pianeta azzurro guardava con timore estremo sin da settembre alle convocazioni di Camerun, Senegal e Nigeria per la Coppa d'Africa, uno spauracchio che il club, la squadra, i tifosi, gli opinionisti e finanche le pietre dei vicoli allontanavano come un incubo. E invece, è finita che il fantasma s'è materializzato con un mese e mezzo d'anticipo: Koulibaly, Anguissa e Osimhen avrebbero dovuto tirare la volata fino a Natale, fino alla pausa, e poi Spalletti avrebbe dovuto ridisegnare la squadra per un minimo di tre partite e un massimo di cinque a cominciare dalla trasferta del 6 gennaio a Torino con la Juve. Già, avrebbe dovuto: e invece lo sta facendo già da Mosca con lo Spartak. E anzi di più dovrà fare domani con l'Atalanta: in forte, fortissimo dubbio anche Insigne e Fabian, entrambi alle prese con problematiche muscolari di entità meno grave rispetto a Kalidou ma comunque da non sottovalutare. La rifinitura di oggi sarà decisiva.
DOPPIA COPPA. E allora, la ricostruzione della spina dorsale: c'era una volta Koulibaly-Anguissa-Osimhen, i sovrani della difesa, del centrocampo e dell'attacco, e poi arrivederci a presto. Chi più, chi meno: Kouly, dicevamo, tornerà direttamente nel nuovo anno, ma il suo obiettivo non è mica chiaro. O meglio: stando ai tempi di recupero, e dunque alle 4-5 settimane di cui sopra, dovrebbe saltare Atalanta, Leicester, Empoli, Milan e Spezia e recuperare per la Juve, alla Befana
2022, quando però potrebbe/ dovrebbe già essere con il Senegal per la Coppa d'Africa, in programma dal 9 gennaio al 6 febbraio in Camerun: insomma, tutto dipende da come il Napoli, la federazione senegalese e il giocatore stesso si accorderanno per la gestione di quello che potrebbe diventare un caso scottante. E se il problema Coppa non dovrebbe riguardare Osimhen, per il quale i tempi di rientro dopo l'intervento al volto del 23 novembre sono stati stimati in 90 giorni, il percorso di Anguissa è già scritto: Frank è fuori dall'Inter per una lesione all'adduttore sinistro ma
proverà a recuperare tra l'Empoli e il Milan, in largo anticipo rispetto alle convocazioni del Camerun. In sintesi: il Napoli rischia di perdere due volte sia lui, sia Kalidou.
LORENZO&FABIAN. Meno gravi del previsto, invece, le diagnosi di Fabian e Insigne, gli altri due infortunati del mercoledì del Mapei: Ruiz ha rimediato una tendinopatia adduttoria e dell'ileopsoas destro (muscolo che agisce come flessore dell'anca), mentre il capitano una contrattura del soleo sinistro (polpaccio). In termini pratici: la loro presenza con l'Atalanta è a fortissimo rischio, ma il Napoli ha specificato nel suo bollettino che entrambi saranno rivalutati oggi, in occasione della rifinitura. Con la consueta prudenza: quella stessa che mercoledì ha consigliato allo staff medico prima di fermare Insigne all'intervallo e poi di sostituire Koulibaly,
nonostante avesse chiesto generosamente di continuare proprio come ha fatto Fabian, a dispetto di una sostituzione già pronta (lo ha spiegato Spalletti in conferenza). A conti fatti, insomma, domani con l'Atalanta il signor Luciano avrà gli uomini contati: tre infortunati; due in bilico; Manolas ancora alle prese con i postumi della gastroenterite che lo ha escluso dalla sfida con il Sassuolo; Zanoli con il Covid e in attesa di tampone; Demme e Politano rientrati dopo il virus ma non ancora al meglio. La formazione? In altissimo mare.
Kalidou fuori per 4-5 settimane: distrazione al bicipite femorale