Aspettando Manolas gioca un’altra coppia
La convocazione di Kostas è in bilico: pronti Rrahmani e Juan Jesus, già provati con il Verona
NAPOLI - Nelle mani di Jesus. Ovvero: con Koulibaly infortunato, e con Manolas che da un po' vive una situazione decisamente delicata tra problematiche fisiche varie e la voglia di tornare in Grecia già a gennaio, all'Olympiacos, sarà più che altro lui a dover fare gli straordinari fino a Natale. E molto probabilmente anche oltre, in attesa del mercato e di capire che piega penderà la vicenda Coppa d'Africa con il Senegal per Kalidou. A suo tempo, comunque, perché è la storia stessa delle ultime settimane del Napoli ad insegnare quanto sia importante guardare soltanto al presente, partita dopo partita, a cominciare da quella in programma domani al Maradona con l'Atalanta: quella di una coppia centrale, Rrahmani-Juan Jesus, varata soltanto una volta dal primo minuto con il Verona, per la squalifica di Koulibaly. Quella di un altro probabile forfait di Manolas, reduce dalla gastroenterite che lo ha escluso anche con il Sassuolo e che, eventualmente, non gli permetterà di andare oltre la panchina per una questione di condizione.
CHE STORIA. E allora, Juan e Kostas: ex romanisti con destini paralleli che all'improvviso, e in maniera del tutto inaspettata, si sono ritrovati a vivere una gerarchia immaginata e anzi disegnata in maniera del tutto diversa nel corso dell'estate. La stagione del calcio parlato: ma la pratica, si sa, è tutt'altra cosa rispetto alla teoria, e così in tre mesi o poco più è finita che Juan Jesus s'è ritrovato titolare a sorpresa e Manolas, invece, con un carnet di appena 42 minuti collezionati nelle ultime dodici giornate di campionato. Che storia. E che sequenza di circostanze: titolare nelle prime tre e dunque fino alla Juve, giornata di uno svarione che costò il vantaggio momentaneo di Morata; a seguire qualche panchina e una lunga serie di tribune prima per un problema a una caviglia e poi per un problema muscolare (al gluteo). Per dirla con numeri eloquenti: finora ha collezionato 6 presenze, 4 in campionato e 2 in Europa League, di cui 5 dall'inizio.
I PROBLEMI. E pensare che all'alba dell'era Spalletti, avendo lui giocato con il signor Luciano ai tempi della Roma, l'idea era completamente diversa: la coppia titolare più gettonata era proprio Manolas-Koulibaly, sì, salvo poi registrare l'esplosione di Rrahmani e le problematiche fisiche di Kostas. L'ultima? Con la Lazio è andato in panchina e ormai sembrava pronto a ricominciare, ma poi alla vigilia della partenza per la trasferta con il Sassuolo, e dunque martedì, è stato colpito da una gastroenterite
che, a quanto pare, ha lasciato qualche strascico. Di certo, dopo tanto tempo trascorso a guardare, non è in condizione, e come se non bastasse nell'ultimo periodo le voci di un suo possibile ritorno in Grecia sin da gennaio sono diventate insistenti. Sì: il vecchio flirt estivo con l'Olympiacos, sua ex squadra dal 2012 al 2014, è tornato in voga tanto da immaginare una chiusura anticipata della storia con il Napoli. Nel calcio tutto è possibile e magari le cose cambieranno in un clic, chissà, ma certo è che in un momento delicato come questo, con Koulibaly infortunato e destinato a rientrare tra un bel po', la sua esperienza farebbe molto comodo a Spalletti.
VAI JUAN. In vista dell'Atalanta, dicevamo, la sua convocazione è ancora in bilico: tutto dipende dai postumi del problemino di cui sopra, certo, ma a giocare con Rrahmani sarà comunque Juan Jesus anche se il collega dovesse entrare in lista. Una bella sfida professionale per Juan,
non c'è che dire: nelle ultime due stagioni con la Roma ha collezionato appena 16 presenze (5 e 11), mentre ora è a quota 9 e fino a gennaio è destinato a recitare da protagonista, a ripetizione. Con l'obiettivo di ripagare la fiducia di Spalletti, l'uomo
che gli ha dato una chance: sostituire Koulibaly è impresa ardua, estremamente ardua per tutti, ma l'impegno è garantito. Non resta che cominciare da Zapata e Muriel. Con il botto.
fa.ma.