Corriere dello Sport

Toro, rosso e stop Empoli alza la testa

Doppio vantaggio Pobega-Pjaca L’espulsione di Singo cambia tutto Romagnoli-La Mantia: pari aereo

- di Giorgio Coluccia

Questione di minuti. O forse no, questione di attimi perché Torino-Empoli prende una svolta ben definita nel momento in cui Singo al 29’ ferma con le cattive Di Francesco lanciato a rete. I granata, avanti di due reti dopo 15’ da urlo, assistono inermi alla serata che prende all’improvviso un’altra piega e diventa un’occasione mancata. Alla mezz’ora del primo tempo Mazzoleni al Var richiama Colombo al video ed è rosso diretto per il giocatore granata. Due minuti dopo, al 34’, l’Empoli accorcia le distanze ribaltando a proprio favore quel piano inclinato che sembrava insormonta­bile. Finisce 2-2, i toscani vanno a prendersi un punto con spirito di abnegazion­e e coraggio, senza piegarsi di fronte a una partenza da incubo. Con la superiorit­à numerica in tasca, il pareggio viene vidimato anche dalla superiorit­à sul terreno di gioco che nei 90’ ha portato sull’11 a 1 il conto dei corner e qualcosa come 16 tiri verso la porta granata.

ERRORI. Sul bilancio della squadra di casa pesano invece due scelte sbagliate al momento del doppio vantaggio. Anzitutto il farsi trovare sbilanciat­i, sul 2-0, in occasione di un rinvio con i piedi del portiere avversario Vicario: nasce da qui la fuga di Di Francesco e il tentativo d’intervento con troppa foga di Singo. L’altra mossa discutibil­e, poco dopo, riguarda la scelta di Juric di richiamare Pjaca sull’altare dei sacrificat­i in favore di Vojvoda, nonostante l’avvio spumeggian­te del croato. Al 35’ esce proprio lui, il migliore fino a quel momento del Torino, divenuto così orfano di ogni riferiment­o offensivo di fronte al contro-assalto degli ospiti. L’ex Juve al 7’ aveva servito un assist delizioso sprecato di testa da Sanabria e al 15’ si era messo in proprio con un destro chirurgico (quello del raddoppio) partendo largo da sinistra. L’uno a zero era arrivato al 10’ grazie alla voglia di far male di Pobega, bravo nel portar via palla in pressing al limi- te dell’area a Zurkowski e poi a beffare Vicario in spaccata con l’esterno sinistro.

SVOLTA. Dalla frittata di Singo passano pochi attimi e su un calcio d’angolo battuto bene da Henderson (con i granata ancora in dieci per l’ingresso tardivo di Vojvoda), accorcia di testa Romagnoli, svettando in area piccola tra Zima e Bremer. La strada è tracciata, il divario si amplifica nella ripresa e per il pareggio diventa solo questione di tempo. In avvio di ripresa Di Francesco scuote la traversa con un sinistro deviato casualment­e dalla schiena di Bremer, ma il jolly lo pesca Andreazzol­i a mezz’ora dalla fine e si chiama Andrea La Mantia, inserito al posto di Di Francesco. La punta ex Lecce fa le prove al 28’ su verticaliz­zazione di Luperto (gol giustament­e annullato per fuorigioco) e poi decide di fare sul serio tre minuti dopo: altra palla servita da Luperto con una scodellata di sinistro e torsione vincente di testa dell’attaccante empolese, abile a bruciare sul tempo e sul posto Buongiorno. La rimonta è completa, l’Empoli porta via un punto prezioso dalla tana del Toro.

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ANSA Il gran gol di testa di Andrea La Mantia che ha regalato il 2-2 all’Empoli
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