Corriere dello Sport

L’EU con la Fifa: sì a nuove regole per i procurator­i

- Di Andrea Ramazzotti ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

MILANO - Una buona e una cattiva notizia per Gianni Infantino. Ieri la Fifa ha visto "promuovere" dal Consiglio d'Europa la sua riforma delle regole per i trasferime­nti nel calcio e il pagamento degli agenti, ma ha anche incassato un altro fermo no al Mondiale ogni due anni dal Comitato Esecutivo dell'Eca. La commission­e per la cultura, la scienza, l'istruzione e i media dell'Assemblea parlamenta­re del Consiglio d'Europa ha adottato il rapporto "Football governance: business and values", preparato da Lord George Foulkes, che «invita gli Stati membri del Consiglio d'Europa a riconoscer­e la competenza della FIFA per regolament­are a livello globale il sistema dei trasferime­nti di calcio, compresa l'adozione di norme volte a garantire la protezione dei minori, la trasparenz­a dei flussi finanziari legati ai trasferime­nti e un solido quadro per l'accesso e l'esercizio della profession­e di agente o intermedia­rio». Nella sua proposta di risoluzion­e, che sarà votata a gennaio e si allinea con l'operato della Fifa, si legge che «l'Assemblea attribuisc­e grande importanza alla riforma del sistema dei trasferime­nti intrapresa dalla Fifa. E' importante garantire la trasparenz­a di tutti i flussi finanziari attraverso la

Camera di Compensazi­one e limitare le commission­i stabilendo una percentual­e massima per i procurator­i». Meno positive, ma a Zurigo era ampiamente previsto, le notizie da Parigi dove si è riunito il Comitato Esecutivo dell'Eca. Tra i membri anche l'ad dell'Inter Alessandro Antonello. Ferma e unanime la presa di posizione contro la proposta di disputare ogni due anni la Coppa del Mondo. L'Eca ha ribadito la necessità di disegnare in maniera diversa da come pensato da Infantino il calendario internazio­nale e ha espresso le proprie perplessit­à riguardo la prossima Coppa d'Africa e la finestra di fine gennaio per le nazionali: il tema è la sicurezza e il benessere dei giocatori alla luce del peggiorame­nto della pandemia.

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