Tottenham e Arsenal su Kulusevski
TORINO - Alla riconquista della Juve. La missione è per tanti: Kean, Kulusevski, Rabiot, Arthur, Ramsey. Tutti, per un motivo o per l’altro, non hanno ancora convinto, non hanno compiuto il salto di qualità e non hanno garantito il rendimento auspicato. Per i più giovani, come Moise e Dejan, la questione riguarda il trovare quella continuità che bisogna avere in una grande squadra. Fa parte della cresciuta, quindi, che, alla Continassa, si sperava fosse più veloce. Kean, arrivato quasi sul gong del mercato dopo l’addio di Ronaldo, è fermo a 2 reti (contro Spezia e Roma) ed è stato titolare soltanto 4 volte su 13 presenze. Anche contro la Salernitana non è andato oltre il minimo sindacale; l’impegno c’è eccome, ora servono i gol. Simile è il caso di Kulusevski, che ha trovato difficoltà a collocarsi nello scacchiere di Allegri. Lo svedese è il secondo come presenze (18, al pari di Morata e Alex Sandro) ma con soli 597 minuti in campo, tanto che è stato inserito tra i sacrificabili sul mercato, nonostante la Juve abbia speso nel gennaio 2020 ben 44 milioni (35 più 9 di bonus) per strapparlo alla concorrenza. Un investimento che, al momento, non ha pagato. Arsenal e Tottenham sono alla finestra e la Premier League sarebbe un orizzonte gradito allo svedese che, in ogni caso, prima proverà a trovare il giusto feeling in bianconero. Sacrificabili, eccome, sul mercato sono pure Rabiot e, soprattutto Ramsey, i cui stipendi da 7 milioni a stagione rappresentano una zavorra per i conti mentre sul piano tecnico la resa è stata deludente. Il francese viaggia perennemente sull’altalena: prestazioni convincenti alternate a prove troppo negative per essere vere. Il gallese, invece, è un mistero. Con la Juve non gioca dal 20 ottobre scorso (115 minuti in tutto finora) ed è attualmente infortunato ma con il Galles rinasce e trova prestazioni e gol. Che ne sarà di lui a gennaio? Arthur, invece, fatica dopo l’infortunio a entrare nelle rotazioni; anche il brasiliano punta a convincere Allegri per allontanare la prospettiva del mercato.
DUBBIO. Ieri, intanto la Juve ha ripreso gli allenamenti dopo il giorno di riposo seguito alla vittoria sulla Salernitana. La squadra di Allegri ha iniziato a preparare la sfida con il Genoa. Max dovrà ancora fare a meno di Danilo e Chiesa, che si rivedranno soltanto nel 2022, mentre McKennie sta recuperando dal problema al ginocchio rimediato con l’Atalanta. De Sciglio, reduce da un problema muscolare, resta ancora in dubbio: nel caso dovesse tornare a disposizione, sarebbe al massimo per la panchina. Contro il Genoa, Allegri riproporrà dal primo minuto Bonucci accanto a De Ligt al centro della difesa, Alex Sandro sulla sinistra, nonostante Luca Pellegrini abbia fornito una prestazione positiva, e Morata da centravanti. Il tecnico continuerà, a meno di sorprese, a puntare sul 4-2-3-1 che ha fatto intravedere prospettive interessanti contro la Salernitana: dietro lo spagnolo, agiranno Kulusevski, Dybala e Bernardeschi.