Il peso dello Stadium Juve, serve una svolta
Già tre sconfitte interne stagionali in appena sette partite disputate: quello che una volta era un fortino sul quale si sono costruiti i trionfi bianconeri ora è un elemento di debolezza
La media punti è più alta lontano da Torino: le sfide non proibitive contro Genoa e Cagliari rappresentano l’occasione per tornare alle vecchie sicurezze
Juve, riconquista lo Stadium! Sembra strano a dirsi, ma è un altro risvolto di questa tormentata stagione: il rendimento della Signora in casa è peggiore di quello in trasferta. Strano, appunto, perchè l’Allianz è stato sempre un fattore determinante nel ciclo vincente dei bianconeri. Lo stadio ha appena compiuto dieci anni (l’8 settembre scorso) ed è diventato presto una fortezza praticamente inespugnabile, che in pochi sono riusciti a violare. E infatti, quando succede, è un evento. Le statistiche lo testimoniano: 268 partite disputate, 78% di vittorie (209) e solo 18 sconfitte, l’ultima con l’Atalanta. Proprio la caduta contro la Dea ha fatto scattare l’allarme perchè è stata la terza partita persa in casa dalla Juve in stagione in appena sette gare (dopo quelle con Empoli e Sassuolo), praticamente la metà. È stato così eguagliato il record negativo fatto registrare in altre due occasioni, nel 1948/49 e nel 1956/57. Un trend decisamente inconsueto, che stride con la storia dell’ultimo decennio. La Signora, infatti, è rimasta imbattuta allo Stadium per un’intera stagione per tre volte: 2011/12 e 2013/14 con Antonio Conte e 2016/17 con Max Allegri. La scorsa annata, con Andrea Pirlo, è stata la peggiore, con quattro sconfitte (Fiorentina, Benevento e Milan in campionato e Barcellona in Champions) mentre tre cadute, ma nell’intero arco della stagione, si erano già verificate nel 2012-13 (Inter, la prima a trionfare in assoluto nel nuovo stadio juventino, Sampdoria e Bayern Monaco) e nel 2017/18 con Lazio e Napoli in campionato e Real Madrid in Champions. Nel 2018/19, i tonfi sono arrivati solo in Europa, con Manchester United e Ajax; mentre in tre annate - 2014/15 (sconfitta con la Fiorentina in coppa Italia), 2015/16 (Udinese) e 2019/20 (Roma, a scudetto già vinto) - il cammino è stato quasi perfetto.
ALL’ANTICO. Lo Stadium è stato la base dei 19 titoli conquistati dai bianconeri nell’ultima decade; adesso la Juve deve tornare all’antico il più in fretta possibile e ritrovare le vecchie certezze. L’obiettivo, nel brevissimo termine, è di fare dell’Allianz di nuovo una casa blindata. Passa anche da qui il riuscire a emergere dalla tempesta in cui i bianconeri si sono cacciati con il rendimento così altalenante di questo avvio di stagione. Dal tornare imbattibili allo Stadium. Finora così non è stato, come raccontano ancora una volta bene le statistiche. È stata, al momento, una Juve da trasferta: lontano da Torino, la squadra di Allegri ha ottenuto 14 punti in otto partite, grazie a 4 successi, due pareggi e altrettante sconfitte, 13 gol realizzati e 9
al passivo. È quinta per rendimento: 1,75 punti a partita; soltanto la Roma, tra le grandi, ha fatto registrare un trend più basso. I problemi si verificano, appunto, in casa dove la Signora è undicesima per rendimento, la peggiore tra le grandi. Il fatturato è di 10 punti, frutto di 3 vittorie, 1 pareggio e 3 sconfitte e di 7 gol fatti e 7 subìti. E anche il dato delle reti è un’anomalia. La media punti è invece di 1,42 a gara. Serve un’inversione di tendenza, insomma, e da subito. La classifica - con il quarto posto distante già sette punti - non può più aspettare. L’occasione propizia arriva immediatamente, con Genoa e Cagliari prima della fine del girone d’andata; due montagne, almeno sulla carta, non proibitive da scalare, ma è proprio contro avversarie di medio-bassa caratura che la Juve finora ha faticato maggiormente, pagando a caro prezzo errori e leggerezze che l’hanno allontanata troppo presto dalla lotta scudetto. Ora c’è una missione ben precisa: riconquistare lo Stadium.