Un doppio muro per il Cagliari
A Verona arrivati segnali positivi dallo schieramento a tre studiato da Mazzarri Ceppitelli e Carboni decisivi in difesa nella prima gara senza subire gol
Il protagonista assoluto che si è guadagnato i complimenti anche dell’allenatore avversario è stato Boris Radunovic ma se il Cagliari non ha incassato gol in casa del Verona, grandi meriti vanno anche ad una linea difensiva che ha avuto in Martin Caceres ma soprattutto in Luca Ceppitelli e Andrea Carboni degli interpreti di tutto rispetto.
DIFESA DI FERRO. Il giocatore uruguaiano si è spesso defilato sulla destra e in altre occasioni è andato a pressare alto i portatori di palla, sentendosi le spalle coperte dai suoi due colleghi di reparto. Evidentemente nei piani di Walter Mazzarri, la difesa a tre rilanciata nelle ultime uscite, inizia a dare i suoi frutti. Un giocatore più mobile come Caceres e fare da guastatore e, all’occorrenza pronto a spingersi in avanti, al quale affiancare due veri e propri mastini che non perdono occasione per mordere le caviglie degli avversari. In un perfetto mix di esperienza e freschezza atletica il tutto sotto il comune denominatore della tecnica individuale. Ne è venuta fuori una coppia di ferro sulla quale l’allenatore degli isolani sembra voler puntare senza alcun dubbio. Promossa dagli avvenimenti contingenti, come il forfait di Godin che, oltre ad essere acciaccato sembra essere sempre più lontano dalla società isolana, la nuova difesa del Cagliari ha preso piede e il primo clean sheet della stagione non può che essere un ottimo modo per ritrovare la fiducia perduta.
I NUMERI. Il resto lo hanno fatto gli interpreti che sono riusciti a lasciare il segno con la loro prestazione. Ceppitelli è stato il giocatore, martedì al Bentegodi, che ha vinto più contrasti durante la gara, cinque, e ha effettuato più respinte, sette, mentre Carboni è tra quelli che hanno corso di più. Tra tutte le chiusura di Ceppitelli, quella più clamorosa è stata su Lasagna che in piena area avrebbe potuto far male a Radunovic senza il suo intervento. Ma ora, partendo proprio da Ceppitelli e Carboni, la retroguardia isolana vuole diventare il fiore all’occhiello e soprattutto il punto di maggior forza di una squadra che, per salvarsi, ha estremo bisogno non solo dei gol degli attaccanti ma anche di una linea arretrata impenetrabile.
FARIAS ADDIO. Risoluzione consensuale intato con Diego Farias, che ormai da qualche giorno aveva svuotato il suo armadietto di Assemini e salutato i compagni. Arrivato in Sardegna nel 2014, tra alti e bassi la punta sudamericana ha collezionato in rossoblù 142 presenze totali e realizzato 33 gol.