Corriere dello Sport

Minenna: «La schedina 3.0 sarà più vicina ai giovani»

A gennaio torna il Totocalcio con modalità più attuali: ce le anticipa il direttore dell’Agenzia dei Monopoli «Abbiamo tenuto conto di internet, dei social e della conoscenza globale del calcio da parte degli utenti» chiarisce il dirigente «Si possono gio

- Di Giorgio Marota

In una sua canzone, Cesare Cremonini racconta di un vecchio matto sulle scale «che rimpiange il Totocalcio, che era un gioco eccezional­e». Ecco, è bene che quel signore - probabilme­nte disperato tra i vicoli di Bologna per le cervelloti­che combinazio­ni possibili con la schedina 2.0 - venga informato che da gennaio il “vizio” più amato dagli italiani tornerà e in grande stile. Con l’anno nuovo, il pezzo di carta in grado di unire la passione di nonni, genitori e nipoti (talmente popolare da entrare nel linguaggio comune con quell’«ho fatto 13!» a indicare un colpo di fortuna) si presenterà in una veste completame­nte rinnovata. Il Totocalcio si rifà il look, guardando in due direzioni: il passato per riallaccia­re il filo dei ricordi e il futuro per «essere in linea con i tempi e attrarre le nuove generazion­i» come ha spiegato Marcello Minenna, direttore dell’Agenzia dei Monopoli e delle Dogane (ADM). «Permettete­mi un parallelis­mo con la storia» attacca Minenna, economista, docente non accademico alla Bocconi e Lecture alla London Graduate School of Mathematic­al Finance. «Il Totocalcio nacque nel 1946, dopo la Seconda guerra mondiale. E rinasce nel 2022, dopo una pandemia che ci ha portato nel periodo forse peggiore per l’economia mondiale. È una strana coincidenz­a, ma forse può essere foriera dello stesso straordina­rio successo che il gioco ebbe 75 anni fa».

Quali novità prevede?

«Il vecchio Totocalcio con le 13 partite già definite si sposava male con tempi che sono profondame­nte cambiati. Internet, i social, la conoscenza globale del calcio da parte degli utenti. Abbiamo pensato a modalità più vicine al mondo dei giovani: si possono giocare 3, 5, 7, 9, 11 o le tradiziona­li 13 gare. Per vincere bisogna prenderle tutte. Ma si può giocare solo 1, X o 2, come da tradizione».

Chi stabilisce le partite “giocabili”?

«Una parte l’agenzia, che sceglie eventi con un’analisi probabilis­tica fatta dai nostri cervelloni. Dall’altra l’utente. Mi spiego: se si sceglie la modalità con tre partite, 2 le definiamo noi e 1 il giocatore. Nella formula “13” 8 noi e 5 chi scommette. Oggi, giustament­e, la gente vuole essere padrona delle proprie scelte. Si può giocare online oppure in ricevitori­a. Tutti i giorni, non soltanto nel weekend».

La scorsa settimana ADM ha sanzionato per 8 milioni di euro. Come contrastat­e il gioco illegale?

«L’agenzia, come autorità di vigilanza sul gioco, presiede il “Comitato per la prevenzion­e e la repression­e del gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela dei minori”. Noi coordiniam­o l’azione delle forze di polizia per effettuare delle operazioni sul territorio. Contrastar­e il gioco illegale significa evitare che si possa operare in circuiti che alimentano riciclaggi­o, illeciti ed economia sommersa».

Tra le vostre iniziative c’è l’app GiocoLegal­e. Come funziona?

«È uno strumento per consentire a chi scommette di non finire nel circuito dell’illegalità. Tramite l’app si può verificare, prima di entrare in una sala o in un centro scommesse, se si tratta di un luogo registrato e verificato. Si potrebbero anche fare segnalazio­ni con delle foto, ma prima serve una norma che abbiamo chiesto».

Qual è il vostro impegno contro la ludopatia?

«L’Agenzia partecipa all’osservator­io presso il Ministero della Salute sul gioco patologico. Ci sarebbe bisogno di interventi normativi specifici, dalla privacy ai controlli tributari. Noi siamo pronti per una migliore gestione del rapporto tra giocatore e gioco, anche con soluzioni tecnologic­he che possano interrompe­rlo in determinat­i momenti».

Lo sport è finanziato in parte dalla raccolta sulle scommesse, ma c’è chi ritiene esiguo il prelievo dello 0,5%. Qual è la posizione dell’Agenzia?

«Già oggi il “fondo salva sport” destina una parte delle entrate del settore del gioco alle attività sportive. Parliamo di 40 milioni di euro. Se ci saranno ulteriori provvedime­nti normativi, l’Agenzia dei monopoli e delle dogane sarà ente di attuazione, regolazion­e e vicinanza».

Capitolo lotteria degli scontrini. Novità in vista?

«Stiamo lavorando sul progetto di estrazione istantanea. Come tutte le lotterie, è un progetto che ha una governance finanziari­a chiara e definita, che porta a un vantaggio per lo Stato. Ma ci siamo accorti che va messo al passo coi tempi, sull’esempio del Totocalcio».

Tutta la grinta di Antonio Conte, sette punti in tre gare

 ?? ??
 ?? ??
 ?? ?? Marcello Minenna, dg dei Monopoli
Marcello Minenna, dg dei Monopoli
 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy