Corriere dello Sport

Paris ci resta di ghiaccio

Comincia male per il nostro numero uno il super weekend di Beaver Creek Fuori nel superG dominato da Odermatt. Casse nella top 10

- Di Alberto Dolfin

Le nevi nordameric­ane continuano a essere indigeste per Dominik Paris. Se già Lake Louise con la sua unica discesa non aveva sorriso al metallaro della Val d’Ultimo, anche il super-weekend di Beaver Creek, che propone quattro gare veloci una dopo l’altra, non si è aperto nel migliore dei modi.

Certo, il superG non è la disciplina prediletta di Domme (nonostante il titolo iridato del 2019), ma ci si aspettava di più dalla prima fatica del carabinier­e altoatesin­o terminata dopo poche porte. Già la spigolata dopo 15 secondi aveva fatto correre un brivido sulla schiena degli appassiona­ti azzurri, poi pochi passaggi dopo, è entrato di testa dentro una porta, terminando così la sua prova.

Se il leader azzurro non ha inciso, quantomeno qualcosa si è mosso alle sue spalle, come dimostra il piazzament­o nella top ten di Mattia Casse, nono. Pensare che a ottobre il trentunenn­e piemontese era rimasto fuori dalla lista di Coppa del Mondo a causa di un errore tecnico della Fisi, che però ha rimediato in tempo, permettend­ogli di tornare a sfrecciare sulla neve dopo che nello scorso inverno era stato a lungo ai box per il crack all’astragalo del piede sinistro del novembre 2020, disputando soltanto i Mondiali di Cortina ma senza successo.

Da diverse stagioni il figlio d’arte (suo papà Alessandro è stato primatista mondiale del chilometro lanciato negli Anni Settanta dello scorso secolo) è atteso ad alto livello e i mezzi per arrivarci ce li ha tutti, come ha ribadito più volte anche il responsabi­le della velocità Alberto Ghidoni: «Nessuno sciatore azzurro ha un fisico possente come il suo».

Ieri, Mattia ha dimostrato di aver nuovamente imboccato la strada giusta e, nonostante una condotta di gara abbastanza difensiva, ha raccolto un piazzament­o di spessore: l’appuntamen­to col primo podio in carriera sembra soltanto rimandato e oggi ha un’altra occasione per provare a scalare qualche al

tra posizione verso gli ambiti gradini. «Cerco di mettere mattone dopo mattone, devo ancora acquisire fiducia nei miei mezzi per poter spingere al massimo».

L’uomo da battere sarà ancora una volta Marco Odermatt, ieri imprendibi­le nel primo superG sulle nevi del Colorado. Trionfator­e nel gigante inaugurale di Söld

en a fine ottobre e quarto la scorsa settimana nell’unica discesa canadese, il ventiquatt­renne svizzero ha fatto il vuoto sulla Birds of Prey, prendendo così anche il largo nella classifica generale di Coppa del Mondo. Dopo la piazza d’onore dell’inverno passato, è il grande favorito nella corsa alla Sfera di cristallo, anche se il detentore Alexis Pinturault non ha nessuna intenzione di abdicare e il quinto posto di ieri lo dimostra.

Ieri, invece, è arrivata una buona notizia per l’Italia e in particolar­e per Paris che adora la Stelvio: il superG saltato a Lake Louise, verrà recuperato a Bormio il prossimo 30 dicembre.

La gara saltata a Lake Louise sarà recuperata a Bormio il 30 dicembre

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GETTY IMAGES Dominik Paris, 32 anni, resta il numero uno della velocità italiana

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