Corriere dello Sport

Bellano: Firenze ora conta di più

- Di Francesco Gensini FIRENZE

Record mondiale di partite vinte consecutiv­amente (76) e poi arriva il Bisonte: quando si dice trovarsi nel posto giusto al momento giusto. Ma non per caso.

«Esatto. Quando si gioca contro questo tipo di avversari - afferma Massimo Bellano, coach del Bisonte Firenze - è sempre così. Tu devi tenere il miglior livello possibile, consapevol­e che vai sempre sotto se loro giocano al cento per cento, ma imprimendo comunque una certa pressione per colpire al minimo cedimento di chi ti sta di fronte. Ecco, noi siamo riusciti a mettere questo dubbio addosso a Conegliano. Poi, è chiaro che i valori rimangono ben distinti, ma lo sport non è fatto di valori assoluti».

STORIA. Il record appartiene com’è ormai stranoto all’Imoco che a sua volta l’aveva strappato pochi giorni fa al Vakifbank Istanbul, fermo (si fa per dire) a quota 73, e non c’è stata squadra in Italia, in Europa, nel mondo, che sia riuscita a superare le “Pantere” dal 12 dicembre 2019 (giorno della sconfitta a Perugia) a mercoledì 1 dicembre 2021: il Bisonte ha espugnato il Palaverde al tie-break e a suo modo ha scritto un pezzetto di storia della pallavolo. «E’ vero, anche se riflessa. Giusto così: la maggior parte degli applausi deve andare alla squadra che ha stabilito un record incredibil­e e proseguirà la caccia a nuovi successi nazionali e internazio­nali, a noi va benissimo che il nostro nome venga associato a chi l’ha interrotto».

STRATEGIA. Due ore e venti di battaglia punto a punto: quando ha capito che avreste fatto l’impresa? «Nel quarto set. Il primo l’abbiamo giocato molto bene, il secondo ci è sfuggito dopo che avevamo accarezzat­o l’idea di vincerlo, mentre nel terzo loro hanno giocato a uno standard troppo alto per noi. Ma sul 2-1 Conegliano ha iniziato a sbagliare qualche contrattac­co, a far cadere due-tre difese che di solito tengono in maniera abbastanza comoda. Ho capito allora che avremmo potuto scrivere qualcosa d’importante se fossimo stati bravi ad approfitta­rne. Ce lo siamo detti prima di giocare il tie-break: a quel punto non ci accontenta­vamo più».

BONUS. E adesso cosa vuol dire questa vittoria per il Bisonte? «Il progetto è appena iniziato, perché lavoriamo insieme da pochi mesi e intanto ci ripaga del lavoro fatto finora, poi il significat­o si sviluppa su un duplice binario: da un lato ci dà consapevol­ezza nei nostri mezzi e tutti ci guarderann­o in maniera differente; dall’altro, in maniera più pratica, se vogliamo entrare nelle prime otto in classifica per accedere alla Coppa Italia, questi due punti con la squadra più forte al mondo ci garantisco­no un bonus enorme che dovremo saper sfruttare nelle prossime settimane».

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GALBIATI Massimo Bellano, 48 anni, coach del Bisonte Firenze

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