Juan Jesus con Rrahmani Dentro Demme ed Elmas
L’italo-tedesco a centrocampo con Lobotka. Al posto di Insigne il macedone in vantaggio su Ounas
Non era mai accaduto, o comunque non in questi termini, però ieri Spalletti ha deciso di evitare ogni forma di comunicazione relativa alla formazione che oggi affronterà l'Atalanta. Zero indicazioni, zero indizi o, tanto per citarlo, nessun vantaggio ulteriore al grande Gasp. Il signor Luciano è blindato, muto, un po' di sale e un po' di pepe sui contorni di una vigilia semplice soltanto nella lettura dell'elenco degli indisponibili: sette, dicevamo, di cui cinque fondamentali nei meccanismi e nell'economia della squadra. In serie: i preventivati Anguissa, Koulibaly, Osimhen; i quasi annunciati Fabian e Insigne, esclusi dai convocati dopo la rifinitura andata in scena ieri al centro sportivo di Castel Volturno; e per finire Manolas e Zanoli. Tutto chiaro, o giù di lì: la formazione, dicevamo, è secretata come mai, però prendendo spunto dalle indicazioni venute fuori nel corso delle prove tattiche, dovrebbe toccare a Juan Jesus in difesa; a Demme a centrocampo; e a Elmas in attacco, al posto di Insigne. Anche se la tentazione di calare l'asso a sorpresa di nome Ounas esiste: il dubbio c'è.
NIENTE DA FARE. E allora, innanzitutto le notizie certificate. Quelle annunciate in forma ufficiale dopo l'allenamento: giovedì sembrava già estremamente difficile il recupero di Fabian e Insigne e ieri la speranza è svanita definitivamente. Niente da fare. Sia chiaro: per entrambi si tratta più che altro di problematiche da sovraccarico - tendinopatia adduttoria e dell'ileopsoas destro per Fabian e contrattura del soleo sinistro per il capitano - ma rientrando nei fastidi muscolari alla fine ha vinto la cautela. L'obiettivo, insomma, è recuperarli per la decisiva sfida di Europa League in programma giovedì al Maradona con il Leicester, al più tardi per l'Empoli, ma prima di tutto bisognerà pensare all'Atalanta e dunque all'elenco delle soluzioni alternative.
LA CERTEZZA. Il reparto già definito, infiocchettato e pronto per l'uso, è la difesa. Scelte praticamente scontate, anche perché Manolas è indisponibile e per il resto è una sorta di filastrocca recitata a memoria dalle prime giornate: Ospina in porta e la linea a quattro composta da Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus al posto di Koulibaly e Mario Rui. Nota a margine: Di Lorenzo giocherà la ventunesima partita consecutiva, dopo le venti messe in fila tra il campionato e la coppa dal primo all'ultimo istante. Senza contare le sei con la Nazionale dal 5 settembre tra qualificazioni Mondiali e Nations: anche quelle dall'inizio alla fine. Un fisico bestiale. Da studiare.
IL DUBBIO. Per quel che riguarda il centrocampo, invece, ci saranno Lobotka e Zielinski, l'ago tattico del passaggio dal 4-3-3 al 4-23-1, e poi Demme nuovamente in regia dal primo minuto dopo la parentesi Covid. L'attacco è la terra dei dubbi: Lozano e Mertens, certo, e poi Elmas e Ounas a contendersi l'ultimo posto disponibile. Ieri Spalletti ha mischiato le carte in campo e ha confuso un po' i pensieri in borghese (in conferenza), fermo restando che Ounas non gioca dal 7 novembre con il Verona e soprattutto non è mai partito titolare: sarebbe una vera mossa a sorpresa.
Politano in panchina Lozano a destra Mertens centravanti atipico: a modo suo