La “carta CR7” quel mistero in casa Juve
La Procura dispone nuove perquisizioni Il club: «Collaboriamo con gli inquirenti» Indagato l’avvocato Gabasio che in una telefonata parla di un documento riguardante la cessione di Ronaldo: «Se viene fuori ci saltano tutti alla gola»
Prosegue l'indagine della Procura di Torino nei confronti della Juventus e dei suoi vertici. Giovedì è terminata la prima fase di interrogatori da parte dei pm e nel frattempo veniva notificata una nuova perquisizione presso gli uffici del club bianconero e nell'abitazione dell'avvocato Cesare Gabasio. Anche il general counsel bianconero ora figura nella lista degli indagati, che si allunga a sette persone tra attuali dirigenti (Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Stefano Cerrato oltre a Gabasio) ed ex (Fabio Paratici, Marco Re, Stefano Bertola), oltre al club.
Al centro dell'inchiesta della Procura c'è sempre di più la questione legata a Cristiano Ronaldo, nell'ultimo decreto di perquisizione a carico degli indagati risulta che «Riportavano in modo difforme dal vero alla voce “Cessioni definitive” i valori economici della cessione del calciatore Cristiano Ronaldo al Manchester United al prezzo di 15 milioni (con eventuali 8 milioni di bonus) omettendo di esporre gli effetti di una scrittura privata nell’occasione redatta, indicata dal legale Cesare Gabasio quale “carta famosa che non deve teoricamente esistere” in violazione del principio contabile (“fatti intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio”) con l’obbligo di indicare con nota integrativa “la natura e l’effetto patrimoniale dei fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del bilancio”».
L'INTERCETTAZIONE. Fondamentale resta il ritrovamento di quella carta di cui Gabasio parla con Cherubini in una telefonata intercettata lo scorso 23 settembre: «Ti dico solo questo: ho fatto un discorso col pres (trattasi verosimilmente di Andrea Agnelli) stamattina, no? Solo gli ho detto che io non arriverei a fare la causa contro di loro [...]. Fede ti spiego solo perché noi abbiamo quella carta lì che, quella carta famosa che non deve esistere teoricamente, no? […] Quindi sai se salta fuori abbiamo... ci saltano tutti alla gola sul bilancio… i revisori e tutto… poi magari dobbiamo fare una transazione finta». Poi, aggiunge: «Non arriverei all’estremo […] di fare una causa, perché poi quella carta lì che loro devono tirare fuori non è che ci aiuti tanto a noi […] nel nostro bilancio».
LA CACCIA ALLA CARTA. In occasione del primo blitz la richiesta della Guardia di Finanza di proquella scrittura («ad Agnelli, Nedved, Arrivabene, Cherubini, Gabasio») aveva dato «esito negativo», l'attuale ad Maurizio Arrivabene aveva messo a verbale di non essere a conoscenza dell'esistenza di tale documento. Continua quindi la caccia da parte dei sostituti procuratori Ciro Santoriello, Mario Bendoni e del procuratore aggiunto Marco Gianoglio: la «carta» non è ancora stata trovata, ma sono convinti che ci sia.
LA DIFESA. La posizione della Juventus è stata ribadita in mattinata dagli avvocati difensori Maurizio Bellacosa e Davide Sangiorgio con una dichiarazione all'Ansa: «Il decreto di perquisizione di ieri (giovedì) non modifica le ipotesi investigative del precedente provvedimento notificato venerdurre dì scorso, ma specifica la presunta esistenza di documentazione della quale, al momento, non risulta il rinvenimento». Nella tarda serata di giovedì, all'interno del “Supplemento al prospetto informativo” relativo all'aumento di capitale, lo stesso club bianconero ribadiva: «Come già reso noto, Juventus sta collaborando con gli inquirenti e con la Consob e confida di chiarire ogni aspetto di interesse degli stessi, ritenendo di aver operato nel rispetto delle leggi e delle norme che disciplinano la redazione delle relazioni finanziarie, in conformità ai principi contabili e in linea con la prassi internazionale della football industry e le condizioni di mercato».
La Covisoc vuole informazioni entro lunedì. E si è mossa anche la federazione
PIANO SPORTIVO. All'interno della stessa nota, la Juventus ha poi comunicato nuovi passi di Covisoc e Figc per quel che riguarda il piano sportivo: «In data 29 novembre 2021 la Covisoc, ha chiesto alla Società di fornire un quadro informativo aggiornato anche con riferimento ai possibili profili di responsabilità della Società, che dovrà rispondere alla richiesta formulata entro il 6 dicembre 2021. Con lettera ricevuta in data 24 novembre 2021, la Procura Federale presso la Figc ha richiesto alla Società la trasmissione di documentazione contabile concernente i diritti alle prestazioni sportive di taluni calciatori nonché documentazione societaria e contabile. La Società ha dato riscontro alla lettera in data 29 novembre 2021 fornendo la documentazione richiesta».