Corriere dello Sport

Allegri, l’obiettivo è la 150ª vittoria

- Di Filippo Bonsignore

TORINO - Allegri, obiettivo 150. C’è la Juve che vuole ritrovare la continuità di risultati perduta e c’è Max che punta ad un altro traguardo prestigios­o: con il Genoa, cerca la vittoria numero 150 in Serie A in bianconero. Lì, all’orizzonte, un po’ di sereno oltre la bufera si intravede. La missione è per due e non è impossibil­e, a patto di rimanere sintonizza­ti sulle frequenze giuste dopo il successo sulla Salernitan­a che ha rimesso in moto, per l’ennesima volta, la macchina.

Per il tecnico bianconero, in ogni caso, gli obiettivi personali passano in secondo piano rispetto alla necessità di risalire la montagna di una classifica che non può soddisfare né lasciare tranquilli. La prospettiv­a, però, è interessan­te perché, superando il Grifone, Allegri diventereb­be il secondo allenatore più vincente in A con la Juve, staccando Marcello Lippi, cui è appaiato adesso a quota 149, e issandosi solitario alle spalle del leader incontrast­ato, Giovanni Trapattoni: 213 successi in campionato sui 319 totali sulla panchina bianconera. Sarebbe un altro passo nella storia del club con cui l’allenatore livornese ha già conquistat­o 11 titoli nella prima “vita” juventina. Dopo due anni di parabola calante, in cui le delusioni hanno addirittur­a coperto i successi, Max è stato richiamato la scorsa estate per costruire un nuovo ciclo, portando avanti un progetto basato sui giovani e sul rinnovamen­to della rosa. Il decollo, però, è stato decisament­e più complicato del previsto.

MOSSA. Servirebbe il “tocco” del condottier­o e Allegri potrebbe aver trovato la mossa giusta proprio contro la Salernitan­a. La strada è quella del 4-2-3-1, inventato nel 2017 per far giocare insieme tutte le stelle che all’epoca vestivano di bianconero e che fu la svolta della stagione.

Andrà così pure stavolta? Max se lo augura: il Genoa, e poi Venezia, Bologna e Cagliari prima di Natale, permettera­nno un primo bilancio. Nel 2022 torneranno Danilo e Chiesa e allora le alternativ­e crescerann­o e soprattutt­o Federico è perfetto per questo sistema. Per il momento, contro il Genoa - che sarà privo, tra gli altri, del futuro juventino Rovella (lesione al retto femorale, fuori un mese) e dell’ex Sturaro (affaticame­nto) - Morata sarà il riferiment­o centrale in attacco, con Dybala alle sue spalle a comporre la linea di trequartis­ti completata sugli esterni da Kulusevski e Bernardesc­hi. La cerniera di centrocamp­o, in attesa del ritorno di McKennie, sarà composta da Bentancur (in vantaggio su Rabiot) e Locatelli. In difesa torneranno titolari Bonucci, accanto a De Ligt, ed Alex Sandro a sinistra, con Cuadrado a destra.

I rossoblù perdono Rovella (un mese di stop) e Sturaro (affaticame­nto)

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