Corriere dello Sport

Commisso: polmonite. Torna a casa

- Di Ilaria Masini FIRENZE ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Dopo appena cinque giorni il presidente Rocco Commisso è stato costretto a ripartire in direzione Stati Uniti, per motivi di salute. A spiegare la situazione è stato lo stesso club viola attraverso una nota, improvvisa, pubblicata nella mattinata di ieri: «La Fiorentina comunica che il Presidente Rocco Commisso, arrivato in Italia già con una fastidiosa polmonite, d’accordo con lo staff medico della Società e lo staff medico che lo segue in America, ha deciso di rientrare negli Stati Uniti. Le condizioni climatiche non favorevoli e la situazione medica da monitorare hanno suggerito di optare per questa soluzione. La Famiglia Viola augura al suo Presidente un buon rientro». Nei pochi giorni trascorsi a Firenze il presidente, come sempre, si è immerso nella realtà cittadina e ha visto più partite possibile per stare vicino alle varie formazioni: sabato scorso, appena atterrato dall’America, è andato allo stadio Castellani di Empoli per vedere la prima squadra, martedì ha fatto la stessa cosa all’Artemio Franchi per la gara interna contro la Sampdoria e negli stessi giorni ha perfino seguito dal vivo al Bozzi alla sfida della formazioni Primavera guidata da Aquilani.

MASSIMA CAUTELA. Potrebbe essere stata proprio questa gran voglia di stare sugli spalti a consigliar­e ai medici che sarebbe stato più convenient­e farlo ripartire per gli Stati Uniti, senza le “tentazioni” calcistich­e di Firenze. Naturalmen­te è stato sottoposto, come da prassi, ai vari tamponi Covid19 che sono sempre risultati negativi. Commisso mercoledì scorso ha fatto in tempo anche a partecipar­e alla festa di Natale dei dipendenti della Fiorentina e dal palco ha portato il saluto iniziale alla sua famiglia viola. La speranza del presidente era quella di rimanere molto più a lungo in Italia, fino alla partita di Verona in programma il 22 dicembre ma la polmonite, come detto, lo ha costretto a rientrare in anticipo. Prima di ripartire per l’America a inizio ottobre, Commisso aveva anche annunciato ai canali ufficiali della società che esisteva una possibilit­à di trascorrer­e il Natale a Firenze come faceva da bambino, ma i piani erano già cambiati, prima che il problema di salute facesse capolino. Continuerà a seguire il lavoro di Italiano da New York, nella speranza di avere grandi gioie dal campo a cominciare da domani a Bologna. Per la squadra e tutti i giocatori è stato comunque importante averlo in città, anche se per pochi giorni, perché la presenza del proprietar­io dà sempre una carica particolar­e ed energetica.

La Fiorentina afferma che è negativo ai tamponi per il Covid

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Rocco Commisso, 72 anni, rientrato negli Stati Uniti per la sua malattia

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