Mertens gol vuole restare
Il belga in rete da quattro gare: è a 141 «Il Napoli ha un’opzione per allungare il mio contratto: sto bene qui, spero che accada»
Dries Mertens vorrebbe segnare altri gol simili anche nella prossima stagione: «Il Napoli ha un’opzione per allungare il mio contratto, spero accada». Il belga, anni 34, non vuole smettere, non ancora, non adesso: «A me piace giocare qua, speriamo bene. Se non ci saranno novità, darò la mano e ringrazierò, perché sono onorato di essere qui. Un giorno finirà, lo so, ma spero accadrà il più lontano possibile. Voglio ancora divertirmi».
CENTOQUARANTUNO. Mertens, cinque gol in campionato, non segnava in quattro partite di fila in campionato dal 2019: «Abbiamo attraversato un anno difficile con tante difficoltà». La sconfitta non macchia la prestazione: «Sono triste, fa male perdere così. Non avevo dubbi sulla nostra prova, abbiamo fatto bene nonostante le assenze. Dobbiamo continuare così e vogliamo vincere giovedì col Leicester. I giocatori che sono arrivati sono forti e possono fare la differenza e quelli rimasti stanno facendo bene». Tra questi c’è Kevin Malcuit. La sua prova è stata ancora più sorprendente della scelta dell’allenatore di puntare su di lui per cambiare identità e rinnovare le fonti d’attacco del Napoli.
CHE CORSA. C’è il suo zampino nel gol di Zielinski e c’è il suo esterno proprio nel bis di Mertens, un tocco morbidissimo, al volo, con cui ha spalancato le porte dell’area di rigore al belga. Ma era stato decisivo anche nel primo tempo, Malcuit, con la progressione sulla destra che aveva portato alla rete di Zielinski. Maehle poche volte l’ha preso, non è riuscito a contenerlo, s’è arreso alla sua velocità. Non aveva immaginato di ritrovarselo di fronte, nelle idee di Gasperini doveva esserci Di Lorenzo, Spalletti ha stupito tutti e Malcuit s’è messo in gioco dopo le briciole del passato.
MAI TITOLARE. Solo in Europa League, con 133 minuti raccolti tra Leicester e Spartak Mosca, Malcuit aveva conosciuto il campo e una manciata di occasioni. In Serie A, prima di ieri, aveva raccolto appena cinque minuti, uno con la Juve e quattro con la Lazio. Per questo non era prevista la sua presenza da titolare contro l’Atalanta. Una mossa vincente e una tenuta atletica riflesso di allenamenti sempre intensi e una speranza mai sopita di trovare spazio anche in campionato. Curiosità: l’ultimo assist, Malcuit
l’aveva realizzato nel maggio del 2019 in occasione della vittoria per 4-1 contro l’Inter.
LOBO KO. Lobotka, uscendo, s’è portato via un po’ di Napoli. La sua regia era stata perfetta, lo ha confermato anche Spalletti, ma l’ennesimo problema fisico - dopo le assenze di Koulibaly, Fabian, Anguissa, Insigne, Osimhen - s’è intromesso tra il Napoli e le proprie ambizioni. Per lo slovacco fastidio muscolare.
Serata di emozioni anche per Manè: a 18 anni la sua prima convocazione
PRIMA VOLTA. Data l’emergenza, per l’occasione Spalletti ha regalato la gioia della prima convocazione a Moussa Manè, anni 18, difensore centrale della Primavera arrivato in prestito dal Bari. Koulibaly è il suo idolo. Era pronto a giocare con gli azzurrini, ha ricevuto la chiamata di Spalletti a sorpresa. Una notte che difficilmente dimenticherà.