Milan, gol e infortu il prezzo del primat Ni o
Al Meazza i rossoneri vincono facilmente sfruttando il turno favorevole e tornano primi da soli dopo 10 mesi Ma pagano il solito conto In un quarto d’ora segnano Kessie-Saelemaekers e si fa male Pellegri Ko anche Leao nel primo tempo. Ma alla Salernitana
Il Milan si è messo alle spalle il doppio ko post sosta con Fiorentina e Sassuolo e, grazie ai sei punti conquistati negli ultimi quattro giorni battendo il Genoa e la Salernitana, si è ripreso il primo posto in classifica. Pioli può ringraziare Gasperini, che ha steso il Napoli, ma è indubbio che i rossoneri stiano meritando la leadership del campionato grazie a un rendimento quasi da record nella loro storia: il Diavolo nelle prime 16 giornate ha ottenuto più degli attuali 38 punti solo nel 2003-04 (furono 39), quando la formazione di Ancelotti conquistò lo scudetto. Un precedente ben augurante anche se l'Inter, seconda e ancora a -1 grazie al blitz dell'Olimpico contro la Roma, fa capire che la strada non sarà in discesa.
SENZA STORIA. Classifica a parte, se il tecnico di Parma cercava risposte dopo i 7 gol incassati contro i viola e i neroverdi e dopo il grave infortunio di Kjaer, le ha ottenute. I granata non erano certo l'avversario più temibile e in effetti a San Siro non c'è stata storia: è finita 2-0, ma il passivo avrebbe potuto essere più pesante senza le parate di Belec. Romagnoli e comun pagni hanno dominato concludendo 22 volte verso la porta dei campani e non hanno concesso praticamente niente. Simy e Ribery sono stati anestetizzati da una difesa che, compresa la Champions, non ha subito reti in tre delle ultime quattro sfide: un bel biglietto da visita in vista del dentro o fuori di Champions di martedì contro il Liverpool.
SAN SIRO AMICO. Il Milan aveva un grande bisogno di "riprendersi" il suo stadio dove nelle ultime due uscite in campionato aveva ottenuto un pareggio nel derby e ko contro il Sassuolo. Ci è riuscito risparmiando Ibrahimovic e mostrando un calcio efficace, fatto di incursioni degli esterni e dei guizzi di Diaz tra le linee. La Salernitana, che si è presentata con un 4-4-1-1 assai compatto, vedeva gli avversari arrivare da ogni parte e non sapeva come fermarli perché i rossoneri fin dall'inizio hanno piantato le tende in territorio "nemico". Non hanno dovuto attendere molto per sbloccare il risultato e, praticamente al primo affondo convinto, Leao a sinistra ha spazzato via Zortea e Veseli prima di centrare per Kessie. Il distratto Coulibaly non ha neppure provato a contrastarlo e l'ivoriano ha segnato 1-0. Colantuono ha capito che il pomeriggio sarebbe stato difficile e ne ha avuto la conferma al 18' quando, nonostante Pioli fosse stato costretto a sostituire l'infortunato Pellegri con il falso nueve Krunic, è arrivato il raddoppio di Saelemaekers, ispirato da Diaz. Il belga, quattordicesimo marcatore in campionato (record), ha festeggiato mostrando la maglia numero 24 di Kjaer e San Siro si è sciolto in un grande applauso. La gara è diventata un tiro al bersaglio con gli ospiti che non riuscivano quasi mai a ripartire e il Milan che continuava a mostrare un calcio fluido e vario. Krunic e Diaz si scambiavano il ruolo di centravanti, Saelemaekers affondava a suo piacimento, mentre Kessie in mezzo era un muro. A tratti è sembrato di assistere a un allenamento.
SUPER BELEC. Nella ripresa Pioli ha pensato più a gestire che ad arrotondare il punteggio, mentre Colantuono ha provato a coprirsi
un po' passando al 3-5-2 con Zortea e Ranieri a tutta fascia. I rossoneri, che usavano bene i cambi di gioco e avevano più palleggio con Bennacer al posto di Bakayoko, hanno però continuato a essere padroni: rispetto alla prima frazione solo le parate di Belec e un clamoroso errore di Diaz a porta spalancata hanno evitato il 3-0. Rischi comunque il Diavolo non ne ha corsi e alla fine ha festeggiato il successo sotto la Curva Sud. Il Liverpool, con questa unità e questo entusiasmo ritrovato, forse ora fa un briciolo meno paura.