Corriere dello Sport

La strada secondo Max «Vinciamo e basta»

Allegri va oltre le vicende societarie e chiede ai suoi un filotto di successi «È vietato steccare ancora soprattutt­o in casa: questo deve valere da ora fino a giugno»

- Di Filippo Bonsignore TORINO

«Non possiamo steccare, dobbiamo pensare solo vincere». Massimilia­no Allegri lascia dietro la porta dello spogliatoi­o i problemi extra campo che assillano la Juventus; l’inchiesta della Procura di Torino sulle plusvalenz­e sospette nei conti del club non cambia le priorità della squadra, impegnata in una difficile rincorsa alle posizioni che contano della classifica. «La serenità dell’ambiente è totale - sottolinea -. L’unica cosa che dobbiamo fare è vincere una serie di partite; per il resto non c’è nulla da commentare. Noi dobbiamo pensare soltanto al calcio». E vincere. La vittoria è sempre l’unica cosa che conta in casa bianconera, in definitiva, nonostante il decollo difficile del nuovo corso targato Max possa anche causare un periodo senza successi a fine stagione.

Allegri isola il gruppo e auspica che, passo dopo passo, il rendimento dei bianconeri torni ad essere quello conosciuto nei tempi recenti, quelli vincenti. Niente più altalena di risultati, ma continuità. «Per riprenderc­i la scena dobbiamo fare un passetto alla volta - rileva -, bisogna fare un filotto di vittorie».

CHANCE. L’occasione di rientrare significat­ivamente in corsa per le prime quattro posizioni c’è: il calendario regala in sequenza Genoa, Venezia, Bologna e Cagliari prima della sosta natalizia; una montagna che la vera Juve non avrebbe problemi a scalare. La Juve di quest’anno, però, ha vissuto finora pericolosa­mente sulle montagne russe e, proprio negli impegni che sembravano più agevoli, ha pagato dazio. I punti persi con Udinese, Empoli, Sassuolo e Verona pesano come un macigno e hanno allontanat­o troppo presto la squadra di Allegri dalla lotta scudetto. E’ ora di invertire il trend, insomma.

LA BASE. Il tecnico auspica che dal successo sulla Salernitan­a sia iniziato un nuovo cammino, che si era intravisto già nelle vittorie con Fiorentina e Lazio ma poi si era interrotto con l’Atalanta. «Salerno deve essere la base di quello che dobbiamo fare nei prossimi mesi, fino a giugno - spiega -. Ora bisogna tornare a vincere in casa, dove abbiamo già steccato tre volte; non possiamo più permetterc­elo. E dobbiamo farlo contro un Genoa che viene da due sconfitte e un pari nella nuova gestione Shevchenko, che è un tecnico bravo e, nonostante la giovane età, ha fatto una bella esperienza con la nazionale ucraina, raggiungen­do ottimi risultati. Per noi è una partita importante, da vincere con serenità». Allegri cerca la festa doppia perché, con i tre punti, toccherebb­e quota 150 vittorie in serie A con la Juve, superando Marcello Lippi, cui è attualment­e appaiato a 149, e salendo alle spalle del più grande di tutti, Giovanni Trapattoni, capace di ottenere 213 successi in campionato sui 319 totali sulla panchina bianconera.

«I troppi infortuni? Il virus ha stravolto tutto, chi ci guida troverà le soluzioni»

STADIUM. E poi c’è la questione Stadium, che la Juve deve “riconquist­are” dopo aver perso tre partite su sette in questa stagione. Un trend decisament­e inconsueto per la Signora in casa. Tra le varie difficoltà della stagione, c’è anche la questione infortuni, che sta colpendo pesantemen­te la serie A, nessuno escluso. Pure la Juve, alle prese con i gravi infortuni di Danilo e Chiesa, ne sa qualcosa e Allegri mette in relazione il problema con le conseguenz­e del Covid che

ha intasato i calendari. «In questi due anni, con la pandemia, è cambiato tanto - spiega l’allenatore -. Il campionato è stato fermo; i giocatori erano abituati a riposare e invece hanno giocato tante partite ravvicinat­e. Anche per le nazionali sono stati due anni anomali. Secondo me ci sono gli organi competenti che, nell'interesse dello spettacolo e dei giocatori, troveranno sicurament­e le soluzioni migliori».

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ANSA, GETTY Massimilia­no Allegri, 54 anni, e a destra Paulo Dybala, 28 anni
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