Morata o Kean con Dybala
TORINO - Sempre Locatelli. Non c’è Juve senza Manuel: il gioiello dell’ultimo mercato estivo è ormai diventato insostituibile. Allegri gli ha affidato il timone della squadra e non vi rinuncia mai: non a caso è l’unico ad aver disputato tutte le venti partite stagionali. Il più presente di tutti, imprescindibile appunto. E così sarà pure stasera contro il Genoa: «Per adesso sta ancora in piedi, quindi gioca; vedremo quando farlo riposare - dice Max -. A volte mancano più energie mentali che fisiche e questo non ti permette di dare il massimo, ma lui sta discretamente bene». Ancora Locatelli, quindi. Con chi accanto? Il grande dubbio riguarda proprio il centrocampo: reparto a due o a tre? Allegri dovrebbe proseguire sulla strada del 4-2-3-1 che buoni frutti ha dato a Salerno: il
ballottaggio accanto a Locatelli è tra Bentancur e Rabiot («Nella Francia gioca a due e, in questo momento, fa meglio questo ruolo rispetto alla mezzala»). In caso di 4-3-3, toccherebbe a loro tre; non ad Arthur, ancora indietro nelle rotazioni, né a Ramsey («E’ ancora ai bordi del campo, non sta bene»). Il sacrificato sarebbe Bernardeschi, cui Max ha tirato un po’ le orecchie: «Contro la Salernitana ha fatto bene, un po' meno negli ultimi due allenamenti».
Sicuri del posto sono invece Luca Pellegrini (al posto di Alex Sandro) e Kulusevski, ancora esterno d’attacco. Sono loro gli altri interpreti della linea verde, insieme a Locatelli. In difesa, torna Bonucci accanto a De Ligt. Un ballottaggio c’è pure in attacco, con Dybala, c’è Morata in vantaggio su Kean. Capitolo infortunati: oltre il mistero Ramsey e ai lungodegenti Danilo e Chiesa che torneranno nel 2022, mancheranno anche De Sciglio e McKennie. «Dovrebbero tornare con la squadra la prossima settimana» auspica Allegri.