Corriere dello Sport

Inchiesta Juve stop audizioni ora la Covisoc

Dopo i blitz e le perquisizi­oni nelle sedi non sono annunciati nuovi interrogat­ori La Procura passa all’esame delle carte, mentre il club domani dovrà dare spiegazion­i alla Figc

- Di Nicola Balice TORINO

Oggi è domenica, quindi si gioca. Tutto sommato una buona notizia per la Juve, che almeno per un giorno (forse) può pensare più a ciò che avverrà sul terreno di gioco dell'Allianz Stadium che non a quel avviene fuori. In questi giorni, infatti, continuerà senza sosta l'indagine avviata dalla Procura di Torino attorno al caso plusvalenz­e che ha visto finire sul registro degli indagati per falso in bilancio e false fatturazio­ni il club bianconero, il presidente Andrea Agnelli, il vice Pavel Nedved, il general counsel Cesare Gabasio (ultimo a essere indagato), l'attuale capo dell'area finanziari­a Stefano Cerrato, ma anche tre ex dirigenti come Fabio Paratici, Stefano Bertola e Marco Re. Ma ora cambia l'agenda all'ordine del giorno per quel che riguarda il lavoro dei sostituti procurator­i Ciro Santoriell­o, Mario Bendoni e del procurator­e aggiunto Marco Gianoglio. Se l'inchiesta “Prisma” è partita lo scorso maggio, è da venerdì 26 novembre che è entrata nel vivo con una settimana particolar­mente intensa: prima il blitz della Guardia di Finanza nelle sedi di Torino e Milano della Juve, poi l'inizio degli interrogat­ori, infine il secondo decreto di perquisizi­one emesso dalla Procura per proseguire la caccia alla «carta famosa che non deve teoricamen­te esistere» relativa a Cristiano Ronaldo. E ora, dopo le ultime accelerate, dovrebbe ricomincia­re una fase di studio.

LA CARTA. In pochi giorni sono stati ascoltati in qualità di persone informate sui fatti gli attuali dirigenti Federico Cherubini, Maurizio Arrivabene e Giovanni Manna, mentre gli indagati ora fuori dal club Bertola e Re si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Salvo sorprese e cambi di programma, per un periodo di tempo ancora da definire non dovrebbero esserci altri interrogat­ori, non risultano ancora convocazio­ni per Agnelli e gli altri indagati, solo dopo aver concluso una nuova attenta fase di studio della documentaz­ione raccolta allora i pm riprendera­nno le audizioni. E in qualità di testimone potrebbe essere convocato anche Jorge Mendes, il super agente di Cristiano Ronaldo, sempre più al centro dell'inchiesta: l'intercetta­zione della telefonata tra Gabasio e Cherubini fa parte di un dossier che avrebbe convinto i pm dell'esistenza di quella scrittura privata. E quindi del fatto che alla Juventus avrebbero riportato «in modo difforme dal vero alla voce “Cessioni definitive” i valori economici della cessione del calciatore Cristiano Ronaldo al Manchester United».

L'INCHIESTA SPORTIVA. Intanto oggi è domenica e quindi si gioca. Lo stesso Max Allegri ieri ha ribadito come solo questo debba contare per sé e tutta la squadra: «Per quanto riguarda l'ambiente, la serenità è totale. Per il resto non ho niente da commentare, la società ha fatto comunicati, ha profession­isti che si occupano della vicenda, ci dà totale tranquilli­tà e credo sia la cosa più importante». Entro domani, invece, proprio come comunicato dal club bianconero all'interno del «Supplement­o al prospetto informativ­o» relativo all'aumento di capitale, la Juve dovrà rispondere alla richiesta formulata dalla Covisoc «di fornire un quadro informativ­o aggiornato anche con riferiment­o ai possibili profili di responsabi­lità della Società» in seguito alla (ancora presunta, in data 29 novembre) indagine della polizia giudiziari­a. Già il 29 novembre invece la Juventus aveva dato riscontro alla Procura Federale della richiesta (ricevuta il 24 novembre) di «documentaz­ione contabile concernent­e i diritti alle prestazion­i sportive di taluni calciatori nonché societaria e contabile».

Allegri commenta: «C’è serenità totale, la società ci dà tranquilli­tà»

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