Inchiesta Juve stop audizioni ora la Covisoc
Dopo i blitz e le perquisizioni nelle sedi non sono annunciati nuovi interrogatori La Procura passa all’esame delle carte, mentre il club domani dovrà dare spiegazioni alla Figc
Oggi è domenica, quindi si gioca. Tutto sommato una buona notizia per la Juve, che almeno per un giorno (forse) può pensare più a ciò che avverrà sul terreno di gioco dell'Allianz Stadium che non a quel avviene fuori. In questi giorni, infatti, continuerà senza sosta l'indagine avviata dalla Procura di Torino attorno al caso plusvalenze che ha visto finire sul registro degli indagati per falso in bilancio e false fatturazioni il club bianconero, il presidente Andrea Agnelli, il vice Pavel Nedved, il general counsel Cesare Gabasio (ultimo a essere indagato), l'attuale capo dell'area finanziaria Stefano Cerrato, ma anche tre ex dirigenti come Fabio Paratici, Stefano Bertola e Marco Re. Ma ora cambia l'agenda all'ordine del giorno per quel che riguarda il lavoro dei sostituti procuratori Ciro Santoriello, Mario Bendoni e del procuratore aggiunto Marco Gianoglio. Se l'inchiesta “Prisma” è partita lo scorso maggio, è da venerdì 26 novembre che è entrata nel vivo con una settimana particolarmente intensa: prima il blitz della Guardia di Finanza nelle sedi di Torino e Milano della Juve, poi l'inizio degli interrogatori, infine il secondo decreto di perquisizione emesso dalla Procura per proseguire la caccia alla «carta famosa che non deve teoricamente esistere» relativa a Cristiano Ronaldo. E ora, dopo le ultime accelerate, dovrebbe ricominciare una fase di studio.
LA CARTA. In pochi giorni sono stati ascoltati in qualità di persone informate sui fatti gli attuali dirigenti Federico Cherubini, Maurizio Arrivabene e Giovanni Manna, mentre gli indagati ora fuori dal club Bertola e Re si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Salvo sorprese e cambi di programma, per un periodo di tempo ancora da definire non dovrebbero esserci altri interrogatori, non risultano ancora convocazioni per Agnelli e gli altri indagati, solo dopo aver concluso una nuova attenta fase di studio della documentazione raccolta allora i pm riprenderanno le audizioni. E in qualità di testimone potrebbe essere convocato anche Jorge Mendes, il super agente di Cristiano Ronaldo, sempre più al centro dell'inchiesta: l'intercettazione della telefonata tra Gabasio e Cherubini fa parte di un dossier che avrebbe convinto i pm dell'esistenza di quella scrittura privata. E quindi del fatto che alla Juventus avrebbero riportato «in modo difforme dal vero alla voce “Cessioni definitive” i valori economici della cessione del calciatore Cristiano Ronaldo al Manchester United».
L'INCHIESTA SPORTIVA. Intanto oggi è domenica e quindi si gioca. Lo stesso Max Allegri ieri ha ribadito come solo questo debba contare per sé e tutta la squadra: «Per quanto riguarda l'ambiente, la serenità è totale. Per il resto non ho niente da commentare, la società ha fatto comunicati, ha professionisti che si occupano della vicenda, ci dà totale tranquillità e credo sia la cosa più importante». Entro domani, invece, proprio come comunicato dal club bianconero all'interno del «Supplemento al prospetto informativo» relativo all'aumento di capitale, la Juve dovrà rispondere alla richiesta formulata dalla Covisoc «di fornire un quadro informativo aggiornato anche con riferimento ai possibili profili di responsabilità della Società» in seguito alla (ancora presunta, in data 29 novembre) indagine della polizia giudiziaria. Già il 29 novembre invece la Juventus aveva dato riscontro alla Procura Federale della richiesta (ricevuta il 24 novembre) di «documentazione contabile concernente i diritti alle prestazioni sportive di taluni calciatori nonché societaria e contabile».
Allegri commenta: «C’è serenità totale, la società ci dà tranquillità»